1 dicembre: dal 1982 a oggi 64mila casi di HIV - 1dicemnre2012ASE - Gay.it Archivio

1 dicembre: dal 1982 a oggi 64mila casi di HIV

50mila le persone decedute di Aids da quando è scoppiata l’epidemia nel 1982. In tutto i casi sono 64mila. L’incidenza nel 2011 è stata di 1,3 casi ogni 100mila residenti.

1 dicembre: dal 1982 a oggi 64mila casi di HIV - manovra hivBASE - Gay.it Archivio

Dall’inizio dell’epidemia di Aids, nel 1982, ad oggi sono stati segnalati in Italia circa 64.000 casi di Aids, di cui quasi 50.000 deceduti. È quanto emerge dai dati resi noti dal centro operativo Aids (Coa) dall’Istituto superiore di sanità in occasione della giornata mondiale di lotta contro l’Aids che si celebra sabato 1 dicembre.

1 dicembre: dal 1982 a oggi 64mila casi di HIV - aids nuovo cocktailF2 - Gay.it Archivio

Nel 2011 l’incidenza di Aids è stata di 1,3 casi per 100.000 residenti. Sebbene il numero di decessi per anno continua a diminuire, principalmente per effetto delle terapie antiretrovirali combinate, ed è diminuita negli ultimi dieci anni la proporzione di persone che alla diagnosi di Aids presentano una candidosi o una tubercolosi polmonare, è aumentata la quota di pazienti che presentano sarcoma di Kaposi o linfomi.

1 dicembre: dal 1982 a oggi 64mila casi di HIV - vaccinoaidsthaiF1 - Gay.it Archivio

"Abbiamo letto le parole del Ministro della salute Balduzzi, che ha lanciato una campagna ministeriale dicendo che è necessario sensibilizzare a un comportamento sessuale responsabile, all’utilizzo del preservativo", dice il neo eletto presidente di Arcigay Flavio Romani. "Da anni ci battiamo perché nel dibattito pubblico parole come preservativo, lubrificante e dental dam smettano finalmente di essere tabù e il segnale ministeriale è finalmente chiaro". "Al di là di questi segnali, resta l’indifferenza e la leggerezza con cui i partiti e il paese stanno affrontando l’emergenza HIV" aggiunge Michele Breveglieri, segretario nazionale dell’associazione. "Auspichiamo un piano nazionale di prevenzione e informazione, che includa anche nuove forme di promozione del test HIV in collaborazione, se non in gestione diretta, all’associazionismo. Di più, in tempo di spending review vorremmo rassicurazioni sull’acceso alle terapie per le persone che vivono con HIV. Sappiamo di visite ridotte, di risparmi sui prelievi, di terapie a volte mancanti", conclude il segretario dell’associazione.