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2009: addio ai manga gay?

Dopo l’entusiasmo iniziale mostrato in Italia, la propensione per i fumetti giapponesi a tematica gay, specialmente erotica, è rientrato e il nuovo anno rischia di vederne la totale scomparsa.

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Quando inizia un nuovo anno è sempre tempo di bilanci. A volte sono bilanci positivi e altre volte no. Come giudicare la situazione dei manga a tematica gay nel nostro paese all’inizio del 2009? Quando nei primi anni ’90 i manga iniziarono a farsi conoscere da noi nessuno ci avrebbe scommesso sopra, ma col passare del tempo hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo del fumetto italiano, e si sono rivelati ben più di una moda passeggera. Il loro disinvolto approccio alla sessualità, completamente diverso da quello dei fumetti occidentali, e la loro relativa apertura verso le tematiche glbt sembravano preludere a un ulteriore rivoluzione.

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Quando poi, all’inizio del 2000, si è cominciato a parlare di shonen-ai (quelli che adesso vengono chiamati Boys Love) e yaoi (ovvero gli shonen-ai più espliciti, che comunque in Italia sono arrivati col contagocce) si è gridato quasi al miracolo e sembrava davvero che l’omosessualità nei fumetti potesse essere sdoganata del tutto, offrendo alla comunità gay una nuova forma di intrattenimento che la rappresentasse, nonché una nuova occasione per avvicinarsi al mondo etero. Ma se da una parte è vero che l’omosessualità nei manga non è un tabù e che manga di successo con riferimenti più o meno espliciti continuano ad essere ristampati (è appena ripartita l’ennesima ristampa di Lady Oscar, questa volta con la traduzione letterale del titolo originale "Le Rose di Versailles", e a breve verrà ristampato anche RG Veda), dall’altra il fenomeno degli shonen-ai nel nostro paese è visibilmente rientrato e da diversi mesi non vengono annunciati nuovi titoli, mentre non è del tutto certa nemmeno la prosecuzione delle serie in corso.

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Nessun editore ha ancora rilasciato comunicati ufficiali al riguardo, ma la situazione è alquanto eloquente. Difficile dire in poche parole le ragioni di tutto ciò, ma probabilmente questa situazione è riconducibile a due punti fondamentali: da una parte il pubblico eterosessuale si è gradualmente allontanato, mentre il pubblico omosessuale non è mai stato realmente coinvolto: perché? In primo luogo c’è da dire che in Giappone il pubblico di questi manga è composto da studentesse e casalinghe, ma in Italia questo target preferisce tutt’altro tipo di intrattenimento. Aggiungiamo anche il fatto che da noi l’idea di coppia gay è stata sdoganata dai giovanissimi, facendo perdere agli shonen-ai buona parte del loro mordente (anche a causa delle loro trame spesso vacue e pretestuose) e limitando il ricambio generazionale del loro pubblico. Per finire non bisogna dimenticare che il pubblico gay si è sentito in buona parte tradito nelle sue aspettative, vista la versione edulcorata e censurata dell’omosessualità presente in questi manga.

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La cosa curiosa è che gli editori italiani, invece di correggere il tiro, hanno rincarato la dose tentando di riproporre la stessa visione distorta dell’omosessualità attraverso i fumetti coreani (i manhwa), senza peraltro ottenere grandi risultati. Ovviamente a nessun editore è passato per la mente che poteva essere interessante verificare se il pubblico gay italiano era pronto per i bara manga (i manga gay espliciti) o forse, più semplicemente, hanno pensato la raffigurazione dell’omosessualità "reale" presente in questi manga fosse ancora ritenuta troppo audace e "rischiosa". In compenso, se nel 2009 le pubblicazioni degli shonen-ai cesseranno del tutto, è altamente probabile che, per associazione di idee, i nostri editori di fumetti si allontaneranno ulteriormente dai fumetti a tema gay, con buona pace di chi sperava che i Boys Love aprissero una breccia in questo senso.

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Stupisce, in un certo senso, che nel frattempo continuano ad arrivare manga che offrono un’idea rassicurante e leggera dell’omosessualità, talvolta con tanto di protagonisti pseudo-omosessuali. Esemplare il caso di Otomen di Kanno Aya, incentrato sulle disavventure di Asuka: un ragazzo decisamente effeminato, ma assolutamente etero, che proprio per via della sua effeminatezza ha seri problemi a trovare la ragazza dei suoi sogni. Siete rimasti senza parole? Non siete i soli.

di Valeriano Elfodiluce