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‘2700’, UN ANDROGINO NEL CAOS

Le avventure di Ariel, Behemot e Abner: un terzetto ben assortito, per un fumetto che, attraverso un ottimo disegno, racconta storie in equilibrio tra scene d’azione e riflessioni profonde.

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Come fu per Atlantide, prima di noi, così accadde per la nostra civiltà. Maremoti, distruzioni, antiche terre sprofondarono e nuove emersero. Così l’umanità ritornò alla barbarie e da questa, un nuovo Medio Evo. Fu in quest’epoca che vennero scoperte le sinapsi e la loro scienza. Pietre comunemente capaci di mettere in comunicazione due menti ma che in mano a pochissime donne, chiamate Made, erano in grado di dare energia a complessi meccanismi. Quando l’energia sviluppata superava una certa portata la made cadeva in trance, ma il suo potere poteva essere guidato da un uomo addestrato chiamato Master. Fu così che vennero create armi sempre più potenti che sconvolsero il mondo nelle Ere del Caos.

Venne però ristabilito l’ordine, nato dall’equilibrio creatosi tra la Chiesa Universale delle Made e la nobiltà feudale dei Master e sancito da severi patti. Un equilibrio incontrastato basato sul potere dei Gearing, enormi giganti d’acciaio mossi dalle sinapsi e ritenuti angeli del Signore, e sul controllo assoluto della conoscenza e delle credenze tramite la religione.

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Comparvero però i Fanti, esseri androgini capaci di esercitare da soli, sulle sinapsi, il potere di un master e di una made, e quindi “contro la volontà di Dio”. Comparvero per essere odiati e temuti da una Chiesa che li vide come minacce per l’ordine precostituito e che li dichiarò figli del Demonio. Nacque così l’Inquisizione, per sterminare i Fanti e per tenere sotto controllo chiunque tentasse di utilizzare la tecnica delle sinapsi al di fuori delle direttive della Chiesa.

In questa ambientazione si muovono i protagonisti di 2700. Ariel, giovane androgino, dall’animo poetico e passionale di un bardo, che ha deciso di lottare contro l’Inquisizione e che ha coinvolto nelle sue avventure il gigantesco Behemot, esperto guerriero dalla pelle ramata e dalla incredibile forza, che ha perso moglie e figlio quando quest’ultimo è stato riconosciuto come fante alla nascita. Si unirà a loro anche Abner, liberato dalle segrete del castello dei nobili Grifonis e reso pazzo da degli esperimenti eretici praticati su di lui che però gli hanno conferito delle strane capacità.

Un terzetto ben assortito, per un fumetto che, attraverso un ottimo disegno che caratterizza la maggior parte dei numeri, racconta avventure di vario genere, ma che toccano sempre argomenti coinvolgenti e non facili creando un equilibrio tra le scene d’azione e i dialoghi e le riflessioni più profonde. Il personaggio di Ariel è quello che maggiormente si presta alla descrizione di emozioni e introspezioni, che vanno da dubbi sull’identità e sul gender, date dalla sua condizione di androgino, alle difficoltà derivanti dal dovere nascondere ai più la sua natura, suscitando in chi, nelle varie occasioni la scopre, se non terrore, a volte il desiderio di utilizzare le sue peculiarità per scopi di potere. Tra questi vi sono episodi molto più incoraggianti di persone che lo accolgono e decidono sinceramente di aiutarlo, mettendo in discussione tutto il sistema di credenze di una vita. Un complesso ed efficace sistema di credenze, con cui la Chiesa delle Made cerca di coprire i meccanismi di un potere tecnologico e sociale, sfruttando l’ignoranza del popolo e i più sinceri sentimenti religiosi, tanto da riuscire a convincere alcuni degli stessi Fanti a collaborare con l’Inquisizione per dare la caccia ai propri simili, ma che si ritroverà in seno alcune persone che, dall’interno, cercheranno di cambiare le cose. Poco di questa ambientazione è trattato superficialmente e con facili faziosità, le motivazioni e i sentimenti di ogni soggetto sono costruiti con cura descrivendo bene le contraddizioni di una società che sotto vari punti di vista appare estremamente verosimile.

Il primo numero di “2700” è uscito nelle librerie nel novembre del 95 sotto le edizioni Piuma Blu, sono stati pubblicati a cadenza mensile 10 numeri regolari (di cui alcuni usciti anche in edicola) più vari speciali la cui pubblicazione è stata sospesa a causa del fallimento della casa editrice. Questo titolo è stato recentemente ripreso dal gruppo editoriale Orione che negli ultimi mesi ha pubblicato i primi due numeri di una avventura noir in tre atti – “Loup Garou”.

Il soggetto e la sceneggiatura di “2700” sono di Manfredi Toraldo, tra i migliori disegnatori vi sono Ugo Verdi, Emanuele Manfredi, Mara Aghem, Claudio Bisca e Tiziano Scanu.

di Luca Mistrello