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3° Micro Pride: ancora in piazza contro l’omofobia a Roma

Si ripete l’appuntamento della fiaccolata, questa volta in forma di sit-in a Piazza Navona, mentre il Sindaco Gianni Alemanno annunciava il suo “no” alle coppie di fatto dal palco del Gay Village.

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Una fiaccolata d’intermezzo.

Ad una settimana dall’inatteso boom del corteo che dal Colosseo arrivò fino al Campidoglio, il 3° Micro Pride della capitale è andato incontro ad una brusca frenata.

Poche le persone accorse a Piazza Navona, in quello che non è stato un percorso bensì un sit-in, immobile, all’ombra del fontanone del Bernini. 300 circa le persone presenti, ovvero un decimo rispetto alle 3000 che venerdì scorso avevano illuminato i Fori Imperiali, a conferma di quanto sia stata forse infelice la scelta di volersi ‘fermare’, per due ore nello stesso punto.

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Con il passare dei minuti molte persone si sono aggiunte, ma molte se ne sono anche andate, per quello che è stato alla fine un cambio ‘fisico’ e non ‘numerico’.

A parlare chiunque avesse voglia di dire qualcosa, con il megafono che è passato di mano in mano, raccontando storie, appelli, speranze e sogni.

L’impressione è che per riprendere forza il Micro Pride debba tornare ad essere ‘mobile’, con la città letteralmente tagliata in due da pacifici, allegri ed illuminati cortei. Già dalla prossima settimana, con il 4° appuntamento, potremo ‘pesare’ la validità di questa teoria, fondata per il momento sulla scarsa ed inattesa partecipazione alla manifestazione di questa sera, soprattutto se paragonata al boom di 7 giorni fa.

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A non molti chilometri di distanza intanto, all’interno del Gay Village, il Sindaco Gianni Alemanno faceva la sua primissima ed attesa apparizione, sottolineando come: “È una bella manifestazione ed è una situazione assolutamente compatibile con la realtà del quartiere”. “Esprimo solidarietà per tutto quello che è successo, aggressioni e intolleranze che ci ripugnano, e sostengo la proposta di legge che introduce l’aggravante dell’omofobia nei reati contro la persona".

Interrogato sullo spinoso argomento dei "diritti", Alemanno ha proseguito: Io personalmente sono contrario al riconoscimento delle coppie di fatto. Non tutti i sentimenti umani devono avere un riconoscimento per legge. Sono contrario ai Dico e ai Pacs". "Bisogna comunque fare tutto il possibile perchè i diritti individuali vengano garantiti per tutte le coppie, omosessuali ed eterosessuali che non sono sposati".