38ENNE NOVELLINO NEL MONDO GAY - leo20 2 5 - Gay.it Archivio

38ENNE NOVELLINO NEL MONDO GAY

“Mi scopro omosessuale solo ora. Non ho problemi con questo. La mia difficoltà è che sono vergine! Mentre tutti credono che io sia super-esperto. Invece non vorrei bruciarmi subito”.

Son stato etero per molti anni (anche se dentro di me mi son sempre considerato bisex) ora a 38 anni mi accorgo che la corrente mi trascina dall’altra sponda del grande fiume. Problemi con me stesso, di coscienza o “muri mentali” dovuti a questa decisione, per fortuna non ne ho; anzi ad essere sincero son ben felice di scoprire qualcosa di nuovo in me, e questa novità… mi affascina.
Ho un problema…SONO VERGINE!! Farà sorridere, ma per me il problema è grave sia dal punto di vista logistico che di cuore. Per me è tutto nuovo, tranne le informazioni che leggo su questo sito non so praticamente nulla! Non sono mai entrato in una sauna, mai andato in una discoteca gay, ignoro persino il significato della parola cruising bar. Dall’altra parte chi mi vede pensa che un 38enne sia supernavigato e conosca a menadito tutto del mondo gay.
Vorrei che la mia “prima volta” sia fantastica e non venir sbattuto da uno sconosciuto dietro un cespuglio od in una sauna. Non nego di volermi divertire (in effetti ho da recuperare 30 anni) però sarei soprattutto interessato a crearmi delle amicizie stabili e chissà tra esse potrebbe anche nascere l’amore.
Help! Quale consiglio mi potete dare? Non mi vorrei “bruciare” all’inizio, vorrei far tesoro dei vostri consigli e delle vostre esperienze per non commettere errori.
Julius

Ciao Jiulius,
leggerti mi ha fatto sentire sereno. Ti trovo una persona consapevole, centrata e che ha accolto positivamente le sue esperienze passate, e che oggi nella nuova situazione di esplorazione e di ricerca di nuove esperienze affettive ed intime, ti muovi con cautela e circospezione, sicuramente appannaggio di chi usa la testa e di chi è abituato a vivere con sobrietà e curiosità la vita, così, come essa si presenta.
Immagino anche certe emozioni che si affacciano a tutto questo esplorare, nel conoscere, come fai tu, la realtà gay sia nei lati più ammirevoli che ci aiutano a soddisfare certi nostri bisogni relazionali, sia in quelli dove si gioca in modo crudo, ridondante, diretto, perverso. Dico questo senza critica o giudizio morale, solo che a volte il troppo storpia e non è avulso da pericoli che vanno conosciuti e quindi evitati (mi riferisco alle Malattie Sessualmente Trasmesse e, di questo, confido che tu sappia già).
Il punto in questione invece riguarda la verginità, vissuta da te come PROBLEMA! Punto logistico e il cuore, scrivi.
Capisco che a volte avere una certa età e dire che non si hanno avuto esperienze di intimità possa essere imbarazzante, ma chissà se invece non possa essere una tua risorsa? Un motivo per te, che hai fatto altre esperienze, di vanto e di originalità?
Ma la verginità a cui alludi voglio credere sia riferita più al cuore, alla possibilità di essere innamorato e corrisposto da un altro del tuo stesso sesso. Immagino che bella esperienza avrai, credo anche a breve! Forse sarà diversa da quelle che hai già vissuto forse no.
In ogni caso il suggerimento più grosso che posso pensare riguarda la capacità di essere consapevoli momento per momento quando sei con l’Altro, di sognare e anche un po’ di illuderti, ma sempre col senso di realtà a portata di mano, insomma, testa fra le nuvole e piedi per terra!
Per il recupero non credo sia importante la quantità, ma come si suol dire la qualità, principio che comincio di mio ad apprezzare… ormai 40enne.
Altro suggerimento per andare avanti è accettare che non bastano i consigli e le consapevolezze tecniche, il “sapere”; i genitori fanno di tutto per insegnare al loro figliolo di non toccare la fiamma, ma quale bimbo non si è mai bruciato almeno una volta? L’esperienza, insomma, è maestra per la crescita di sé e, come nella fase dell’innamoramento sarai felice e entusiasta, è vero anche che ogni verginità che va a profanarsi porta con sé una dose di sofferenza e di triste consapevolezza che non sarà più come prima, è un’esperienza ineludibile. Quale altro modo, oltre al vivere pienamente la vita, conosci che possa evitarti le ustioni dell’amore?
Insomma, preparato sì, informato pure, con pomate, bende tenute nell’armadietto – (dove ci sono anche i profilattici -), preparati anche però con vini e fiori a vivere la tua esperienza nel salotto preferito, fra amici, conoscenze ed estetiche seduttive varie.
Nella vita meglio avere una cicatrice per ricordare o avere la pelle liscia di un bambino che non ha mai giocato per non bruciarsi?
Sarà che le cicatrici mi eccitano per cui io, faccio tifo per la prima!
Mi viene in mente una poesiola di Gianni Rodari che so a memoria: Chiedo scusa alla favola antica se non sto dalla parte dell’avara formica / io sto dalla parte della cicala che il più bel canto non vende, / REGALA.
Se ti può essere utile, vedi una precedente mia risposta qui su Leo: https://www.gay.it/channels/view.php?ID=5935
Un saluto e auguri!
Maurizio Palomba, psicologo, Roma

di Maurizio Palomba