Accordo tra PD e Scelta Civica, legge tutelerebbe omofobia a scuola - camera dei deputati 1 - Gay.it Archivio

Accordo tra PD e Scelta Civica, legge tutelerebbe omofobia a scuola

Saltato l’accordo col PDL, il PD ne trova uno con il partito di Monti. Ma i deputati dei Giovani Democratici non ci stanno. Il pericolo è la tutela delle opinioni omofobe a scuola e nella sanità.

Accordo tra PD e Scelta Civica, legge tutelerebbe omofobia a scuola - subemendamento - Gay.it Archivio

Morto un accordo se ne fa un altro. Il Partito Democratico, dopo aver chiesto e ottenuto più volte un rinvio del voto sulla legge contro l’omofobia durante la giornata di ieri, non è riuscito a trovare un nuovo accordo col PDL. Nella giornata di oggi, invece, i deputati si sono trovati a discutere gli emendamenti al testo, fra cui un subemendamento che salda una nuova alleanza, quella con Scelta Civica. Il risultato però spaventa Arcigay che denuncia il pericolo che arriverebbe dall’approvazione di quel testo.

Il principio di salvaguardia – “Non costituiscono discriminazione”, recita la nuova proposta, opinioni o condotte “assunte all’interno di organizzazioni di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, ovvero di religione o di culto”. Nella pratica, insomma, verrebbero tutelate pratiche omofobe nella scuola, nelle strutture sanitarie e nei sindacati. «Un’eventualità gravissima che tiene espressamente vivo il principio della discriminazione, esponendo tra l’altro la scuola e i luoghi della formazione a questa sciagura», dice il presidente di Arcigay Flavio Romani.

L’appello dei giovani democratici – Ma le preoccupazioni arrivano anche dall’interno dello stesso PD. Alcuni deputati hanno fatto circolare un appello ai loro stessi colleghi per invitarli a interrompere mediazioni al ribasso: “Abbiamo cercato una convergenza con tutti – si legge nella lettera -, sperando che si potesse arrivare all’unanimità. Bene evidentemente la mediazione è fallita. Allora basta. Chi vuole approfittare della discussione per azzoppare la legge Mancino abbia il coraggio di alzarsi in piedi e parlare davanti a tutti. Solo così potremo finalmente sapere chi non vuole una legge a tutela delle differenze etniche religiose e sessuali.”