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Accusa due giornalisti cattolici di omofobia: RTE censura drag queen

La TV pubblica irlandese tenta di far sparire dal web tutte le riproduzioni dell’intervista fatta in prima serata alla drag Panti Bliss, rea di avere accusato di omofobia due giornalisti cattolici.

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Ospite del programma di punta in onda il sabato sera sulla TV pubblica irlandese RTE, la drag queen Panti Bliss, al secolo Rory O’Neill, si è inaspettatamente ritrovata al centro di una polemica con lo Iona Institute, ente di riferimento dell’ala più conservatrice della comunità cattolica irlandese.
Dopo la sua esibizione nei panni di Panti, O’Neill è stato intervistato sull’essere gay in Irlanda. Secondo l’artista, negli ultimi anni la situazione è decisamente migliorata e l’Irlanda non è più la piccola isola conservatrice e retriva di una volta perché, dice, “forse è più facile cambiare le cose in uno stato piccolo che in uno più grande”. Le cose vanno nel verso giusto, dunque, se non fosse per qualche scampolo di estremismo religioso che persiste ed ha anche molta visibilità, secondo O’Neill. “L’unico posto in cui pare vada bene essere davvero orribili e gretti con i gay è, sai, nei commenti su Internet e per quelle persone che nella vita scrivono commenti per i quotidiani. Sai, ce ne sono un paio che davvero ci disdegnano”.

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Il riferimento, la drag queen lo chiarisce più avanti nell’intervista, è a due opinionisti che scrivono per il locale Irish Times, Breda O’Brian e John Waters, entrambi molto vicini allo Iona Institute, impegnati a difendere il modello tradizionale di famiglia cattolica presentato come l’unico possibile attorno al quale la società irlandese deve ruotare.
Senza mezze misure, O’Neill ha definito entrambi omofobi “che devolvono buona parte del loro tempo e delle loro energie a cercare di impedire alle persone di raggiungere la felicità, perché è questo quello che fanno persone come quelle dello Iona Institute”.
L’uscita non è affatto piaciuta né ai due opinionisti né tanto meno allo Iona Institute che adesso minacciano querele e denunce non solo nei confronti di O’Neill, reo di averli definiti omofobi, ma, a quanto pare, anche nei confronti della rete RTE. A dare conto della situazione è la stessa Panti Bliss tramite il suo profilo Twitter su cui ha comincato di non avere ricevuto denunce, ma lettere di avvocati da Breda O’Brian e da altri membri dello Iona Institute, ma non da Waters. RTE, intanto, evidentemente intimorita dalla reazione dell’istituto cattolico, ha eliminato la registrazione della puntata dal proprio sito e sta chiedendo a chiunque abbia ripreso l’intervista di cancellarla, “perché potrebbe risultare diffamatoria”.