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Addio speranze, niente esercito per i militari gay USA

Non passa per quattro voti al Senato la proposta di abolire la clausola che vieta ai soldati americani gay e lesbiche di dichiararsi. Non è bastato neanche l’appello di Lady Gaga.

Nonostante i voti favorevoli siano stati 56 e quelli contrari 43, la norma per abolire la clausola "Don’t ask don’t tell" in base alla quale una persona omosessuale può prestare servizio nelle Forze Armate a patto che non riveli di essere gay non è passata al Senato americano. Ne sarebbero serviti altri quattro per arrivare così ai 60 voti necessari per compiere questo passo atteso per anni da gay e lesbiche che servono nelle fila dell’esercito americano.

La norma, introdotto nel 1993 da Bill Clinton, ha avuto come effetto quello delle migliaia di congedi forzati oltre a far nascere un clima di intolleranza interno verso i soldati gay già sottoposti al forte stress per le condizioni degli scenari di guerra in cui si rovano ad operare.

I democratici si sono detti convinti che il testo sarà ripresentato entro la fine dell’anno. Per l’abolizione del DADT si era espresso più volte anche il presidente Barack Obama che l’aveva inserita anche nel suo programma per l’elezione alla Casa Bianca. Numerose star dello spettacolo come Lady Gaga avevano preso posizione contro il DADT e avevano prestato il loro volto alla campagna per la sua abolizione.