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Agedo e Di’Gay Project si tirano fuori

Le associazioni che figurano come ricorrenti contro Arcigay Roma insieme al circolo Mario Mieli si dicono estranee all’azione legale: «Ha fatto tutto il Mieli».

Nella sentenza in cui si conferma le gestione di Gay Help Line da parte di Arcigay Roma figurano altre associazioni, oltre al Mario Mieli, fra cui Agedo e Di’Gay Project. Ma nessuno di loro sembra sapere del loro coinvolgimento nell’azione legale intentata dal Mario Mieli.

Paola Dall’Orto, presidente di Agedo, l’associazione di genitori omosessuali, dice di aver «chiamato Roma per dire che l’Agedo non avrebbe concorso all’azione legale. Io non so niente. Sto venendo a conoscenza di quello che è successo da Gay.it» «È vero che abbiamo partecipato alla gara – continua la Dall’Orto- per la gestione della Gay Help Line, ma quando abbiamo saputo di aver perso ci siamo fermati. Dell’azione legale non ne sapevo nulla.»

Marco Befiore, del direttivo di Di’Gay Project dice di non sapere nulla neanche delle motivazioni. «Ho sentito Rossana Praitano per qualche delucidazione. Ho letto adesso la sentenza e non ne so le motivazioni. Sia da un punto di vista formale che sostanziale è un’azione che ha intrapreso il Mieli. È stato il rappresentante legale del Mieli a intraprendere l’azione e solo dopo siamo stati avvertiti di tutto. Avremmo deciso se rimanere dentro solo dopo la pausa estiva ma intanto il processo è andato avanti e noi non abbiamo avuto possibilità di discutere su nulla».

L’avvocato del Mario Mieli, da noi interpellato, preferisce non entrare nel merito di queste dichiarazioni lasciando alla Presidentessa Rossana Praitano ulteriori commenti.

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