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Aggressione Concia, silenzio dal premier

Il presidente del Consiglio è l’unico ad aver taciuto sul caso di aggressione verbale alla deputata lesbica, che intanto annuncia di aver aperto una pagina su Facebook: “Raccontatemi i vostri casi”.

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"Dopo quello che è accaduto a me e alla mia compagna, ho aperto su Facebook la pagina: ‘È successo anche a me. Racconta il tuo caso di omofobia a Paola Concia’ per dare voce a tutte quelle migliaia di persone che, ogni giorno, lontano dai riflettori e spesso in grande solitudine, subiscono aggressioni e violenze omofobiche". Ne dà notizia la stessa Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico vittima di un’aggressione verbale di stampo omofobo insieme alla compagna Ricarda mentre stava andando a un concerto di Patty Smith e Carmen Consoli.

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"Se non fossi stata una parlamentare della Repubblica, la mia denuncia sarebbe caduta nel vuoto e non avrebbe avuto alcuna eco mediatica, facendomi sentire doppiamente offesa dalle parole di quell’omofobo", rileva Concia. "Come unica deputata lesbica dichiarata in parlamento, dopo tre anni di intenso lavoro per far approvare una legge contro l’omofobia e la transfobia, voglio che i miei colleghi parlamentari abbiano il polso reale di quanto, purtroppo, sia diffuso questo problema nella società italiana. Sono convinta – prosegue – che il primo risarcimento per le vittime di omofobia e transfobia sia la dignità dell’ascolto, in attesa che il parlamento approvi al più presto la proposta di legge, ferma in Commissione Giustizia solo per mancanza di volontà politica".

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Continuano intanto ad arrivare gli attestati di solidarietà alla deputata. Come quella espressa dal capo della Polizia Antonio Manganelli, promotore, tra l’altro, dell’Oscad, il primo centro interforze per la lotta ad ogni tipo di discriminazione alle scelte religiose, di costume e sessuali. E se tutti, da destra e da sinistra, amici e (politicamente parlando) nemici, pure i piu acerrimi, pure quelli che non te lo aspetteresti mai, hanno espresso la loro solidarietà, l’unico a tacere è stato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

È Gaylib, l’associazione di gay del centrodestra, a chiedere al premier di spendere qualche parola su quanto accaduto. "Se Silvio Berlusconi è un po’ lesbica come dice, ora sia solidale con la deputata Anna Paola Concia", dice il presidente Enrico Oliari.