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AIDS in Cina: si prevede disastro ‘titanico’

Dieci milioni di persone potrebbero essere infettate dal virus HIV entro la fine del decennio, in quello che un rapporto delle Nazioni Unite ha definito un "pericolo di dimensioni titaniche".

PECHINO – Dieci milioni di persone potrebbero essere infettate dal virus HIV dell’Aids entro la fine del decennio in Cina, in quello che un rapporto delle Nazioni unite ha definito un "pericolo di dimensioni titaniche". Il paese e’ "sull’orlo di una catastrofe che potrebbe risultare in inimmaginabili sofferenze, perdite economiche e devastazione sociale", afferma il rapporto dell’Onu, in 89 pagine, intitolato ‘HIV-Aids, il pericolo titanico della Cina’.

Secondo dati ufficiali, lo scorso anno 30.736 persone sono state confermate portatori del virus, in 1.594 la malattia si e’ manifestata e 684 sono morte. Ma lo studio dell’Onu stima che il numero delle persone con l’Aids sia fra gli 800.000 e 1,5 milioni, la gran parte sono rimaste contagiate dall’uso di siringhe infette o da sangue, che in Cina viene comprato e venduto in condizioni sanitarie al di fuori di ogni controllo. Il numero potrebbe salire a dieci milioni nel 2010, ha detto Siri Teller, presidentessa del Gruppo dell’Onu che ha condotto lo studio in Cina.

Il rapporto raccomanda al governo cinese di spendere di piu’ nell’educazione e la prevenzione e di parlare apertamente del problema per superare i timori e far si’ che la gente si sottoponga a test e cure. Lo studio ha anche messo in guardia che rapporti sessuali, etero e omosessuali, stanno velocemente diventando un mezzo di trasmissione dell’infezione. Il primo caso di Aids e’ stato registrato in Cina nel 1985.