Aids, in estate le infezioni triplicano. - doposesso 4 - Gay.it Archivio

Aids, in estate le infezioni triplicano.

I flirt delle vacanze, e soprattutto il turismo del sesso alla base dei migliaia di casi da Hiv che si registrano ogni anno durante i mesi caldi. Droga e scarsa informazione aumentano i rischi.

ROMA – Malattie sessuali ‘in agguato’ d’estate. Complici le vacanze e la voglia di svago e di avventure occasionali, triplica nei giovani il rischio di contrarre infezioni, piu’ o meno gravi, trasmesse durante i rapporti sessuali, dalle vaginiti femminili, agli herpes genitali, alla clamidia fino all’Hiv.

A lanciare ‘l’allarme estate’ e’ l’infettivologo bresciano Gianpiero Carosi, a margine di un incontro con la stampa, tenutosi oggi a Roma, per presentare il Congresso mondiale sull’Aids, in programma dal 7 al 12 luglio a Barcellona. "Con la bella stagione, le vacanze, i viaggi, e persino un abbigliamento piu’ ‘disinvolto’ – spiega l’esperto all’Adnkronos Salute, citando i risultati di un’indagine condotta dal centro bresciano di infettivologia e malattie tropicali, da lui diretto – il rischio per i ragazzi triplica. Il problema e’ ancora una volta la mancanza di adeguata educazione sessuale, che abbia inizio pero’ dai banchi di scuola elementare. E’ difficile infatti – aggiunge – far passare un messaggio di prevenzione a 18 o 20 anni". Un messaggio su tutti: l’uso del preservativo. "Che purtroppo – avverte – non tutti sanno usare. C’e’ chi, ad esempio, lo tiene nel portafogli o nel cruscotto della macchina per piu’ di un mese, con il rischio che il caldo possa deteriorare il lattice, chi lo mette male, e chi non si accorge di tagli o lesioni del condom".

Ma l’allarme non si ferma a giovani e adolescenti in cerca di svago. In cima alla lista delle persone a rischio ci sono infatti i cosidetti ‘turisti del sesso’, affezionati frequentatori di paesi con offerta di sesso a buon mercato. "Questi individui – riferisce Carosi – rischiano l’Hiv dieci volte di piu’ rispetto a chi ha rapporti occasionali in Italia". Il loro identikit e’ ormai noto agli esperti: maschio, giovane, single, va in vacanza da solo, ha avuto almeno due partner negli ultimi due anni, fa uso saltuario di ecstasy, cocaina e alcolici.

I turisti del sesso e le donne (che rischiano il contagio 8 volte piu’ degli uomini) sono infatti i nuovi ‘bersagli’ dell’Aids, che si trasmette, in Italia come nel resto del mondo, sempre meno per motivi di tossicodipendenza (il 10%) e sempre piu’ per via sessuale, ‘omo’ o ‘etero’ che sia (85%), o per trasfusioni (5%). Quanto alla ‘fotografia’ della malattia, gli esperti ricordano che, nel 2001, il totale dei casi ha toccato quota 40 milioni nel mondo, con 25 mln di morti. In Italia ogni giorno 10 persone sono infettate dal virus, per un totale di 110mila sieropositivi, la meta’ dei quali ignora di esserlo. E anche per questo motivo, oltre il 60% arriva alla malattia conclamata senza essere mai stato in terapia.

"Per ovviare al ‘divario’ che esiste nel nostro paese tra le notifiche ufficiali dei casi di Aids e la situazione reale – conclude – la Commissione nazionale Aids ha approvato la realizzazione di un sistema criptato, e quindi anonimo, di notifica, nell’ambito di una rete di sorveglianza nazionale, per offrire una ‘fotografia’ della situazione in tempo reale. Dopo l’ok del garante della privacy – spiega – si attende ora, per l’entrata a regime in tutto il territorio, l’approvazione della conferenza Stato-Regioni".