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Al via Bookout: la rivoluzione lgbt passa dai libri

Incontri, presentazioni, ma anche spettacoli e recital attendono i visitatori delle prima fiera del libro lgbt inaugurata oggi a Pisa con il sindaco Filippeschi e i presidenti di Arcigay e Arcilesbica

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Alle 11 di questa mattina, alla presenza del sindaco di Pisa Marco Filippeschi (Pd), la prima fiera italiana del libro lgbt: Bookout.
La tre giorni, che si tiene nei locali della vecchia Stazione Leopolda, è iniziata con il saluto e i ringraziamenti di Marco Michelucci, Presidente di Arcigay Pisa, che organizza l’evento, che ha sottolineato la vicinanza alla giornata di mobilitazioni in difesa del diritto alla cultura che si celebra proprio oggi.
"Bookout è la rappresentazione dello sforzo di rappresentare culture che hanno estremo bisogno di spazio e di affermazione – ha dichiarato Filippeschi davanti alla platea nella cui prima fila siedevano Paolo Patané e  Francesca Polo -. Lo spazio che Bookout si è conquistata è garanzia di civiltà e democrazia e attesta che Pisa è un punto di riferimento per le battaglie dell’universo omosessuale. Siamo molto contenti di essere un punto di riferimento, con una città curiosa e pervasa dall’interesse per la cultura, per il tessuto associativo gay. Voi siete una risorsa per la città e spero che l’iniziativa possa diventare ricorrente".

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La Provincia, che insieme al Comune di Pisa e alla Regione Toscana ha patrocinato la fiera, è stata rappresentata dall’assessore alla cultura della Provincia di Pisa Silvia Pagnin che ha definito la fiera del libro lgbt un’operazione "culturale dal taglio alto e una risorsa per la forte proposta culturale che porta con sé". "L’idea è quella di promuovere culture che hanno più difficoltà ad emergere" ha spiegato l’assessore, auspicando "sinergie tra Bookout e Pisa Bookfestival, la fiera dell’editoria indipendente che si  tiene sempre a Pisa per dare spazio alle voci più libere, schiacciate oggi".

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"Bookout è uno spazio che dà voce alla diversità – ha aggiunto l’assessore comunale alle Pari Opportunità Maria Luisa Chiofalo – e iniziative come queste servono soprattutto alla comunità non lgbt in un momento di forte appiattimento culturale. Quelle di Berlusconi non sono battute ma esemplificano ed esprimono lo stato di questo sistema democratico e rappresentano un Paese nel quale non ci riconosciamo".

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Tra gli interventi d’apertura anche quello di Paolo Patané. "Bookout è un modo per combattere la disinformazione che circonda il mondo lgbt – ha dichiarato il presidente di Arcigay -. In questa fiera c’è l’espressione alta di un mondo di gioie e dolori finalmente rappresentato nella sua realtà e non filtrato dalle lenti di pregiudizi e stereotipi. Arcigay si impegnerà a promuovere scrittori che trattino le tematiche lgbt e a breve incontreremo gli addetti di settore per discutere insieme politiche di sostegno ad un’editoria di cui si parla ancora troppo poco per nulla". Anche Francesca Polo presidentessa di Arcilesbica e titolare della casa editrice lgbt ‘Il dito e la luna’, ha salutato l’inizio della fiera con ottimismo "gay, lesbiche e trans sono produttori di cultura e abbiamo delle eccellenze da proporre. Bookout è il posto giusto per farlo".

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Ed è un programma denso di eventi quello che attende i visitatori di Bookout. Presentazioni di libri, spettacoli e incontri con i più noti autori lgbt italiani. Domani pomeriggio, per esempio, parteciperanno alla fiera Ivan Cotroneo, Delia Vaccarello e Matteo B. Bianchi, solo per citare i nomi più noti.
"Sono molto curioso di partecipare – ha dichiarato Cotroneo in un’intervista rilasciata ad Affari Italiani -, perché potrò confrontarmi con scrittori che stimo molto, come Matteo B. Bianchi e Delia Vaccarello. Ma soprattutto perché una rassegna di questo tipo può dare una ‘scossa’ all’Italia. La nostra società non è mai stata meno pronta di adesso ad accogliere le istanze lgbt. Abbiamo toccato un fondo da cui non si può fare altro che risalire".