Alberto & Alberto: i due “top gun” spagnoli sposi - Avieri sposi - Gay.it Archivio

Alberto & Alberto: i due “top gun” spagnoli sposi

‘Sì’ in uniforme dell’aeronautica militare davanti al sindaco di Siviglia per due avieri, entrambi di nome Alberto. In poco più di un anno in Spagna si sono formate più di 4.500 nuove famiglie G&L.

SIVIGLIA – Si chiamano Alberto Linero Marchena e Alberto Sánchez Fernández (nella foto) i due primi militari dell’aeronautica militare spagnola che si sono sposati venerdì a Siviglia. Il primo 27 anni, il secondo 24, prestano entrambi servizio nella base aerea di Morón de la Frontiera. Il loro matrimonio non ha causato commenti o reazioni da parte delle forze armate iberiche, per le quali la decisione di sposarsi, o meno, e con chi, è una scelta personale e comunque non influisce minimamente sulla capacità del personale di svolgere il proprio servizio. I due si sono sposati indossando l’uniforme blu dell’arma aeronautica e il loro matrimonio è stato ufficiato dal sindaco di Siviglia, il socialista Alfredo Sanchez Monteseirin, che ha detto: «Questo non è solo un matrimonio. Voi rappresentate milioni di persone che non sono qui e soffrono per l’omofobia. La città proteggerà i vostri diritti.» Al momento del ‘Sì’ sono scattati applausi scroscianti del centinaio di persone presenti.
Nonostante la campagna allarmista e mistificatrice condotta dai vertici della Chiesa Cattolica spagnola, con l’evidente “benedizione” del Vaticano, il matrimonio tra coppie dello stesso sesso è stato recepito di buon grado dalla stragrande maggioranza della popolazione. Il giorno della cerimonia tra i due Alberto di fronte al municipio non c’erano picchetti ne manifestazioni. Nessuno scandalo, nessuna indignazione, modesto risalto anche sulla stampa locale, nonostante i due Alberto si siano sposati nella provincia largamente tradizionalista dell’Andalusia. Le famiglie tradizionali spagnole evidentemente non si sentono ne’ sotto attacco, come si continua a ripetere ossessivamente in certi ambienti, ne’ tanto meno minacciate dalle oltre 4.500 coppie gay e lesbiche che dal luglio 2005 si sono unite in matrimonio nella penisola iberica.
(Roberto Taddeucci)