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ALL’INSEGNA DELL’ULTRAPOP

Due nuove sezioni: “Upper casual” e “Urban panorama”. Allestite dagli Ultrapop, team di nuovi artisti estremi e affascinanti che promettono di sconvolgere il 58° Pitti Uomo.

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La 58a edizione di

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Eccentrici, estremi, affascinanti, dissacranti. Quattro giovani che fanno già tendenza in nome dell’arte spettacolo, che rispondono ai nomi di

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Forme che si insinuano negli spazi di questa nuova sezione di Pitti Uomo per segnalare l’attitudine mutante della moda, dei costumi e del pensiero giovanile. Una perfida parodia degli stereotipi e delle ossessioni della società contemporanea fatta di grotteschi robot, osceni e commoventi alieni, colorati sberleffi, spaventosi graffiti sospesi tra passato e futuro. Perfette immagini di riferimento per una moda che si reinventa continuamente oscillando in assoluta liberà tra passato e futuro, giocando con gli estremismi.

Nati cinque anni fa, un po’ per gioco un po’ per caso, gli Ultrapop oggi stanno crescendo e diventando, anche se non proprio una scuola di pensiero, una corrente che si fa largo nel mondo italiano dell’arte, rischiando di contagiare anche artisti nati e cresciuti al di fuori del nucleo originario. Virtuosi come molti giovani di oggi del pennello, delle bombolette e della grafica computerizzata, ideatori di videogiochi e pittori di tele, hanno realizzato i loro “esperimenti estetici di chirurgia ultrapop” per “Urban Panorama”, lavorando a tempo pieno per una settimana a Firenze nel nuovo spazio di Sergio Tossi. La futura galleria di questo avventuroso promotore di giovani talenti che con una mostra a Prato proprio degli “Ultrapop” non a caso intitolata “Ultima invasione” ha chiuso un ciclo partito nel 1992. L’ultima mostra di questo gruppo si è tenuta a Milano e s’intitolava “Premiata macelleria ultrapop” con un testo che la accompagnava contenente una ricetta di biscotti per cannibali. Il visitatore è avvertito.