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ALLA FACCIA DI HAIDER

Vienna gay: sarà sede dell’Europride nel 2001. E resta una meta classica per il Capodanno.

Vienna è da sempre una delle mete classiche del Capodanno (non per niente è dal suo Wiener Musikvereinssaal che viene teletrasmesso in tutto il mondo il concerto che al suono delle musiche di Strauss dà il benvenuto al nuovo anno), ma da quando quel fascistoide di Haider ha portato il suo partito al governo, molti hanno deciso di boicottare la capitale austriaca.

Al contrario, proprio per dimostrare la solidarietà con tutti quegli austriaci che non si riconoscono nelle idee ultra-conservatrici di Haider, e soprattutto in solidarietà con la comunità gay locale, Vienna è stata scelta come sede dell’Europride del 2001.

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In attesa dunque di riempire a giugno la Kaerntnerstrasse, la strada pedonale piú importante, vale la pena visitare questa capitale che conserva intatta l’atmosfera imperiale di inizio secolo.

Basta visitare le splendide sale del palazzo reale di Hofburg o della residenza estiva di Schönbrunn per essere catapultati nell’epoca dei grandi balli di corte e trovarsi fianco a fianco con la piú amata delle sovrane austriache, quella principessa Sissi che nell’immaginario collettivo ha sempre le dolci sembianze della giovane Romy Schneider.

Altrettanto impressionante è la visita del Duomo di Santo Stefano che si trova all’interno del Ring, la stada circolare che racchiude il centro strorico, o all’imponente Wiener Staatoper.

Ma la bellezza di Vienna, e soprattutto questa caratteristica atmosfera aristocratica, si apprezza soprattutto passeggiando e in tal senso molto divertenti sono i tour tematici, rigorosamente a piedi, organizzati dalla Vienna Walks. Si puó fare il giro "Jugendstil" per osservare la Vienna dell’Art Nouveau e ammirare le opere di Klimt, o quello chiamato "Harry Line" che vi porterà in tutti i luoghi in cui è stato girato il film-culto "Il terzo uomo". Non poteva mancare ovviamente il tour musicale: mentre le guide indicano case e teatri dove hanno vissuto e lavorato geni del calibro di Strauss, Mozart, Beethoven, Schubert, Haydn, Schubert o Brahms una coppia di studenti del conservatorio fanno da colonna sonora dal vivo.

Per chi cerca gli indirizzi del divertimento sono previsti inoltre un tour delle coffe-houses, uno degli antichi bordelli e uno nel quartiere gay.

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Quest’ultimo si tova nella parte meridionale della città, vicino al Naschmarkt, e presenta una notevole varietà di locali. Il piú antico è il ALTE LAMPE, mentre uno dei piú popolati è il SAVOY, che somiglia molto ai caffé d’epoca veneziani o triestini. Oltre che di fronte a una birra o un caffé, a Vienna si socializza molto gustando alcune delle sue prelibatezze culinarie. La torta Sacher, o lo Strudel sono dolci famosi in tutto il mondo e vengono serviti in tutti i bar-ristoranti gay e non della citta`. Vale davvero la pena, non solo per i dolci ma anche per l’ambiente, fare un salto al WILLENDORF o al CAFÉ BERG o farsi preparare una dorata Schnitzel (una cotoletta le cui dimensioni superano spesso quelle del piatto) al MOTTO o all’ALFI’S.

Per quanto riguarda la notte, tutto dipende dal giorno della settimana; il giovedí si va all’ U4 HEAVEN, il venerdí al LIQUID e il sabato al WHY NOT e come alternativa c’è il MANGO BAR che è sempre molto ben frequentato. Gli amanti del cuoio troveranno pane per i loro denti all’EAGLE e soprattutto allo STIEFELKNECHT.

Immancabile è anche un salto alla KAISERBRÜNDL, una sauna in stile moresco che si trova all’interno di un edificio del 1889!

Vienna in ogni caso non è una città esclusivamente da Capodanno, infatti, oltre all’evento eccezionale dell’Europride 2001, la capitale austriaca ospita almeno due eventi annuali che attirano un notevole numero di turisti gay. Innanzitutto il megaspettacolo del LifeBall che si svolge nell’antico municipio e che vede tra i protagonisti, nei loro eccentrici costumi, stilisti come Jean-Paul Gautier, Vivienne Westwood o Paco Rabanne. Per chi invece preferisce incontri meno mondani ma altrettanto seguiti c’è il il Rainbow Festival, festa dell’orgoglio gay, o il "Vienna in Black", un party riservato agli amanti del leather.

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In cuoio o in vestito di gala, passeggiando tra i palazzi imperiali o tra i vapori della sauna arabeggiante, gustando le "palle di Mozart" (squisiti cioccolatini austriaci) o quelle di chiunque altro, Vienna vuole rinnegare la sua fama di città fredda e conservatrice e mostrarsi sempre di piú gaia e moderna, alla facca dei conservatori haideriani.

di Silvio Ajmone