Almodóvar: "Cannes? Un'occasione per mettersi a dieta" - cannes2011BASE - Gay.it Archivio

Almodóvar: “Cannes? Un’occasione per mettersi a dieta”

Il maestro spagnolo torna in concorso sulla Croisette con un horror psicologico estremo, “La piel que habito”. In gara anche Malick, Von Trier e Winding Refn. Gus Van Sant apre il Certain Regard.

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Correva voce che Pedro Almodóvar avesse rifiutato la proposta di Gilles Jacob di presentare il suo nuovo film La piel que habito (La pelle che abito) al prossimo festival di Cannes per riservare un’anteprima, a settembre, al pubblico spagnolo. Invece, a sorpresa, l’horror psicologico con cui il maestro spagnolo torna in concorso sulla Croisette due anni dopo Gli abbracci spezzati, rientra nella lista dei 19 contendenti alla Palma d’Oro, che Almodóvar non ha mai vinto, pur avendo conquistato il premio per la miglior regia con Tutto su mia madre nel 1999 e per la sceneggiatura nel 2006 con Volver che si aggiudicò anche un riconoscimento collettivo al cast. È la prima volta che Almodóvar presenta un film a Cannes prima che sia uscito nel suo Paese.

"Sono molto interessato alla reazione che il pubblico, la stampa e i distributori avranno nei confronti del mio film" ha dichiarato Almodóvar. "Il risultato mi soddisfa pienamente e mi incuriosisce la reazione che ci sarà al festival. Per questo ho accettato di partecipare alla competizione ufficiale. E poi Cannes è sempre uno stimolo per mettersi a dieta".

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Tratto dal romanzo di Thierry Jonquet Tarantola, La piel que habito è un cupo noir incentrato sulle vicende di un chirurgo plastico (Antonio Banderas) che tiene segregata la moglie costringendola a prostituirsi e nel frattempo cova sete di vendetta nei confronti dell’uomo che ha violentato sua figlia. Nel cast ci sono anche Elena Anaya, Blanca Suarez e Roberto Alamo. Verrà distribuito in Italia durante l’autunno.

Tra i titoli in concorso spicca l’attesissimo The Tree of Life di Terrence Malick con Brad Pitt, il deviante "disaster-psicodrama" di Lars Von Trier Melancholia con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg e Charlotte Rampling e un altro danese, Nicolas Winding Refn, autore della rivelazione Bronson, per la prima volta in competizione con Drive, un action adrenalinico su uno stuntman criminale interpretato da Ryan Gosling. I film scandalo saranno l’esordio dell’australiana Julia Leigh, Sleeping Beauty (La bella addormentata), discesa agli inferi di una giovane escort di lusso raccontata con stile algido e patinato, e il francese L’Apollonide – Souvenirs de la maison close di Bertrand Bonello su un bordello di inizio Novecento. Nel ruolo di una prostituta c’è anche la "nostra" Jasmine Trinca.

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In corsa per la Palma d’Oro ci saranno due film italiani, Habemus Papam di Nanni Moretti che esce oggi in Italia in 500 copie (cifra record per il regista de Il Caimano), e This Must Be The Place di Paolo Sorrentino con Sean Penn rock-star in declino alla ricerca dell’ex nazista responsabile della morte del padre. Già cult il look gender alla Robert Smith dei Cure: capelli lunghi, occhi bistrati e rossetto.

Il nuovo film di Gus Van Sant, Restless, dramma adolescenziale sull’amore tra un ragazzo che ha perso i genitori e una malata terminale, interpretati da Harry Hopper e Mia Wasikowska, aprirà la sezione laterale Un Certain Regard.