AMBRA: "NON ESISTE UN MONDO GAY" - ambra1 - Gay.it Archivio

AMBRA: "NON ESISTE UN MONDO GAY"

Intervista alla Angiolini: "L’omosessualità non deve essere più un tabù, ma un particolare che non dovrà essere nemmeno più notato"

Ambra è cresciuta anche se sta ancora molto sotto i trenta. Non balletta più in televisione da parecchio, ma è la "tenutaria" del salotto raidiofonico di radiodue. Nonchè un’accanita sostenitrice del Muccassasina, il più famoso locale gay di Roma.

Come è nata la tua collaborazione con Luxuria e il Muccassasina?

AMBRA: "NON ESISTE UN MONDO GAY" - ambra2 - Gay.it Archivio

Ma non è un collaborazione. Voglio solo aiutare a fare uscire dai circoli chiusi moltissime persone che non se la sentono e non per colpa loro. L’omosessualità non solo non deve essere più un tabù, bensì un particolare che non andrà neanche più considerato, osservato, persino notato. Sono grata a chi mi dà la possibilità di esibirmi in questo senso.

La tua collega Roberta Beta ha detto di amare moltissimo il mondo gay, tuttavia di non approvare i matrimoni omosessuali, perché "sterili". Tu che ne pensi?

AMBRA: "NON ESISTE UN MONDO GAY" - ambra3 - Gay.it Archivio

Ovviamente non sono d’accordo con Roberta. Non ci si unisce in matrimonio per procreare, ma per celebrare un amore. Se un matrimonio è fra due persone che non si amano, ecco quella è una nota stonata. Deve essere un’esperienza bellissima che tutti hanno diritto di vivere. E siccome per fare figli non è certo necessario essere sposati, perché per sposarsi si deve essere per forza di sessi diversi?

Non c’è nulla che non ti piace nel mondo gay?

Ma non esiste un mondo gay! Esistono solo delle persone con i loro problemi e con i loro atteggiamenti belli e brutti. Certo che se una persona è costretta a nascondersi perché molti non accettano per quella che è, mi sembra ovvio che nascano dei complessi. Che magari possono sfociare in atteggiamenti estremi e non simpatici. Ma tutti noi, alle volte, non siamo simpatici.

AMBRA: "NON ESISTE UN MONDO GAY" - ambra4 - Gay.it Archivio

Eminem e i fatti di Orbassano. Credi che certi personaggi possano influenzare persone deboli, anche culturalmente, che compiono atti di violenza?

Ogni individuo cresce in modo unico. Non c’entra Eminem. Guarda certi messaggi subliminali terribili, tipo quella della Levi’s con tutte quelle persone che si contorcono. La pubblicità è un veicolo pazzesco. Se non dai ai ragazzini la possibilità di crescere in maniera sana, cosa pretendi che diventi? E poi Eminem viene a Sanremo. Sarà mica un maledetto, o un trasgressivo. Ma davvero si vuole censurare un prodotto di consumo, uno che fa il maledetto e poi va a dormire a Montecarlo perchè per lui la riviera ligure non è abbastanza chic?

E poi veri maledetti sono tutti morti. Oppure hanno smesso.

di Paola Faggioli