"AMO DIO MA VORREI AMARE ANCHE UN UOMO" - donarcisoBASE - Gay.it Archivio

“AMO DIO MA VORREI AMARE ANCHE UN UOMO”

Nonostante il filmato della BBC e quello che si sente in giro, non tutti i preti sono pedofili o fanno sesso di nascosto o a pagamento.

Secondo don Narciso non è un caso che molti preti siano gay, perché un eterosessuale difficilmente sceglierebbe quel cammino arduo: «Ciò non toglie che possano fare onestamente il voto di castità ed esercitare un buon ministero sacerdotale. Quanto ai preti che rimorchiano nascondendo il loro stato, rientrano nel capitolo delle debolezze umane: nessuno è perfetto».

Sono un prete gay e mi sento braccato Poi però gli scrive un 39enne siciliano: «Sono gay da prima di entrare in seminario, ma i condizionamenti familiari e culturali mi hanno lentamente portato a questa scelta (ci leggo anche la ‘mano’ divina, se no non sarei riuscito ad arrivarci con le sofferenze che ho avuto). Adesso mi sento braccato: la madre chiesa mi chiede coerenza dal punto di vista sessuale, l’ambiente gay di lasciare il sacerdozio per vivere la mia omosessualità. Si tiene conto da entrambi della sofferenza e della fatica a mantenere un equilibrio di uno come me che non vuol passare da un letto all’altro ma portare avanti magari una bella relazione con serenità e amore? Si, lo so, l’amore del Signore è totalizzante ma quello di una persona che ti stringa tra le braccia non nego che mi manchi pure!»

Io avevo conosciuto parroci che estraevano dalla busta di qualche offerta prematrimoniale la banconota da girare a me per le mie prestazioni. Oppure ascoltato storie di amici, dove però non si andava oltre il prete che si spacciava per sindacalista ma teneva la Bibbia sul comodino e lavorava anche la domenica, il feticista che E’ ragionevole che un uomo possa cambiare strada, nonostante i voti presirimorchiava sacerdoti in piazza san Pietro e finiva per far sesso dentro un confessionale della basilica, e il cappellano militare che cominciava prestando la propria mano ai ragazzi perché non peccassero masturbandosi, e finiva concedendo generosamente anche la bocca. Invece il prete siciliano cerca un rapporto non occasionale – e non pedofilo – che nulla tolga all’amore per Dio e alla propria missione tra gli uomini, ma che soddisfi un’esigenza del corpo, influendo positivamente sullo spirito. Perché il sesso – se fatto con chi ci piace – rende sereni, come sosteneva il buon Lutero (chissà se oggi aprirebbe anche ai gay?).

Certi preti, matti ragionevoli Don Narciso, più avvezzo di me a simili storie («Ho tanti amici che hanno lasciato il ministero per una ragione o l’altra; gli voglio bene lo stesso e più di prima forse hanno bisogno di me»), trova ragionevole che un uomo possa cambiare strada, nonostante i voti presi, visto che a vent’anni non si può prevedere «il futuro di solitudine e d’incomprensione» in cui ci si inoltra. Questi preti io li chiamo ‘matti ragionevoli’: sono quelli come don Milani o Franco Barbero, qualcuno più impavido nel mostrare il petto agli strali nemici, qualcuno più cauto, ma egualmente disponibili all’ascolto e ‘sovversivi’, almeno per la Chiesa omofoba che sa solo predicare odio (e l’odio chiama odio). Questi preti sono ‘oltre’: don Barbero a piazza Navona è stato il più applaudito e don Narciso al prete gay dice di «non fare troppo caso a quella ‘coerenza’ che chiede madre Chiesa; va’ avanti come prete di Cristo dando una mano al prossimo che te la chiede. Questa scelta è possibile anche avendo un amico che ti vuole bene e ti dà tenerezza».

L’amore è prima di tutto Ai tanti preti che consigliano, piuttosto che convivere con un compagno stabile, di cedere ad avventure occasionali, a quelli che si mascherano, che mentono, che magari pagano (e nemmeno troppo bene), don Narciso risponde che «l’amore è prima di tutto. Personalmente penso che il sesso non sia indispensabile». Per quanto mi riguarda, con tutta la stima che ribadisco al mio amico, pensavo di non riuscire a fare a meno del sesso. Poi ho visto al Family Day quel politico celebre per le sue barzellette scorrette e per le lettere che sua moglie scrive ai giornali. Era lì a difendere la famiglia dagli attacchi di una vignetta. Allora ho capito che anche per me il sesso non è indispensabile. Continuo a praticarlo quotidianamente, ma adesso so che posso farne a meno.

di Flavio Mazzini