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Ancora violenza in Francia. Polvere da sparo contro l’Assemblea

A Nizza ragazzo picchiato fino a fargli perdere conoscenza e il presidente dell’Assemblea Nazionale, che domani avrebbe approvato il matrimonio gay, riceve una lettera di minacce. Rimandato il voto.

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Il presidente dell’Assemblea nazionale, il socialista Claude Bartolone (Ps), ha ricevuto oggi una lettera contenente polvere da sparo e una missiva di minacce che lo mettono “in condizione di rinviare il voto definitivo della legge sul matrimonio per tutti” previsto per domani. Lo hanno annunciato i collaboratori del presidente. Immediatamente inviati alla presidenza del Parlamento, esperti del laboratorio della prefettura di polizia hanno confermato la presenza di polvere da sparo. La lettera, firmata da una “Interazione delle forze dell’ordine”, è arrivata questa mattina, all’indomani di una manifestazione degli avversari del testo di legge che apre al matrimonio gay e alle adozioni alle coppie omosessuali e alla vigilia della sua adozione definitiva che era prevista per domani all’Assemblea.

“I nostri metodi sono più radicali e spediti delle manifestazioni, avete voluto la guerra e l’avrete”, erano le ultime parole della lettera di minacce. Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta. “Nel caso questo ultimatum resterà lettera morta, la vostra famiglia politica ne soffrirà fisicamente” proseguiva la lettera con minacce decisamente esplicite, prima di fare una lunga requisitoria contro il progetto di legge. Alla manifestazione di ieri a Parigi hanno partecipato fra 45.000 e 270.000 persone, dopo una settimana di dibattiti all’Assemblea, dove i deputati dell’opposizione sono quasi venuti alle mani con un membro della squadra del ministro della Giustizia, Christine Taubira.

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Intanto continuano le violenze contro le persone lgbt. L’ultimo episodio risale a sabato scorso quando un ragazzo è stato aggredito da un gruppo di persone. Quando era appena uscito da un locale di Nizza in compagnia del suo ragazzo, Raphael Leclerc, di 24 anni, è stato preso a pugni e calci e come se non bastasse, i suoi aggressori gli sono saltati sopra. L’aggressione è accaduta due settimane dopo quella di Parigi testimoniata dal viso tumefatto della vittima, diventata virale su Internet come “la faccia dell’omofobia”.
Anche Raphael ha deciso di pubblicare la foto del suo volto dopo l’aggressione in cui i segni della violenza sono evidenti.

“Sono uscito dal locale insieme al mio compagno – ha raccontato Raphael – intorno alle 5.35 del mattino di Sabato. Non ci stavamo baciano e non ci stavamo tenendo per mano. Un paio di minuti dopo in tre hanno iniziato ad urlate ‘Hey, gay’ verso di noi ed hanno iniziato a correre verso di noi”.
Gli aggressori hanno chiesto a Raphael se fosse francese o ceceno e quando ha risposto “francese”, hanno iniziato a colpirlo fino a quando non ha perso conoscenza.
Secondo i report pubblicati dalle associazioni lgbt francesi, dal 2009 ad oggi i casi di violenza omofoba sono aumentati del 42 per cento.