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Arcigay Roma: saremo al seminario su chiesa e gay

Il presidente del Circolo Arcigay di Roma, Fabrizio Marrazzo, commenta la notizia del seminario di studio ‘La questione omosessuale’, in corso all’ateneo del Papa.

ROMA – “E’ un peccato che gli organizzatori non ci abbiano restituito l’invito che, da parte nostra, facemmo alla Diocesi di Roma quando lo scorso 13 gennaio abbiamo organizzato un convegno internazionale sul dialogo tra religioni e omosessualità, a cui alla fine non è intervenuto nessun rappresentante ufficiale della religione cattolica”. Lo dichiara in una nota il presidente del Circolo Arcigay di Roma, Fabrizio Marrazzo, commentando la notizia del seminario di studio ‘La questione omosessuale’, in corso all’ateneo del Papa.
“Guardando al programma del seminario pontificio di oggi – osserva Marrazzo – sorge in noi anche la preoccupazione che in realtà non si tratti di un’occasione di un dialogo, ma di un monologo a senso unico, tutto teso a ribadire le posizioni tradizionali della chiesa cattolica, ormai smentite e messe in discussioni da migliaia di teologi, sociologi e psicologi in tutto il mondo, i risultati delle cui ricerche dovrebbero essere, per onestà, trattati in seminari come questi”.
“Siamo anche preoccupati – sottolinea Marrazzo – perché gli organizzatori, stando a quanto si legge dalla presentazione del convegno, ci accusano di propugnare un’astratta uguglianza e di negare il valore antropologico della differenza sessuale tra uomo e donna. Niente di più lontano dalla realtà. Le organizzazioni gay lesbiche e transessuali di tutto il mondo chiedono invece la fine di odiose discrminazione e una autentica uguaglianza tra le persone di diverso orientamento sessuale e dalla diversa identità di genere, come anche di etnia, condizione sociale e credo religioso, essendo peraltro questa l’unica strada per una effettiva laicità degli ordinamenti, sia statali, sia sociali”.
“Giovedì pomeriggio parteciperemo senz’altro alla conferenza pubblica – conclude Marrazzo – in modo da renderci conto di persone delle tesi dei tre relatori ma anche di discutere con loro sulla base della nostra esperienza di persone e di coppie, che sperimentano quanto anche l’amore tra due persone dello stesso sesso costituisca un profondo incontro con l’alterità e un’assunzione di reciproche responsabilità”.