"Assolta" la prof di religione: "Ha svolto la sua funzione educativa" - religione scuola 1 - Gay.it Archivio

“Assolta” la prof di religione: “Ha svolto la sua funzione educativa”

Disse che “essere gay è un problema psicologico”. Per l’Ufficio Scolastico è tutto ok.

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Non è stata omofobia. L’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, dopo avere svolto le sue indagini, ha stabilito che la prof che disse in classe che i gay si possono curare , non è passibile di provvedimento disciplinare.

Il comunicato dell’Ufficio Scolastico del Piemonte

In un comunicato congiunto, firmato dall’Ufficio e dal dirigente della scuola, prof. Fava, si legge che “la lezione di religione è iniziata regolarmente, con la richiesta agli studenti di scrivere delle riflessioni sulla bioetica e, in seguito ad una loro insistente richiesta formulata circa mezz’ora dopo, la professoressa ha affrontato in modo appropriato il tema dell’omosessualità. Il dialogo è proseguito con un gruppo di due o tre ragazzi, mentre il resto della classe procedeva con lo svolgimento del compito assegnato. Le diverse posizioni emerse durante la conversazione rispecchiano il dibattito corrente nella società italiana circa il tema in discussione. Dalle testimonianze dei ragazzi si riscontra che il dialogo si è svolto con serenità, con toni e termini propri di un ambiente scolastico e della sensibilità degli studenti”.

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La prof ha svolto la sua “funzione educativa”

Stando quanto riporta Repubblica, la nota aggiunge che non ci sarebbero stati “fenomeni di coercizione o proselitismo da parte della professoressa, che durante il dialogo non ha abusato del proprio ruolo né ha tenuto comportamenti offensivi, ma ha svolto la propria funzione educativa nel rispetto dei diritti e della dignità degli studenti”. Secondo l’Ufficio Scolastico, dunque, sostenere in classe l’efficacia delle terapie riparative, cosa che la stessa insegnante non ha negato di avere fatto, rientra nella “funzione educativa” di un docente.

Discriminare a scuola si può?

E mentre un professore triestino rischia la sospensione per avere rimosso il crocifisso, ritenuto il simbolo delle politiche discriminatorie della chiesa nei confronti delle persone lgbt, ad un’altra viene riconosciuto il diritto di affermare che essere gay è contro natura perché lei “non ha mai visto animali gay” e che “l’omosessualità è stato dimostrato scientificamente che è dovuta a un problema psicologico curabile”.
La nota conclude spiegando che “è intenzione di questo ufficio, in accordo con il dirigente scolastico, di organizzare nei prossimi mesi un seminario formativo e informativo, che aiuti il sistema scolastico ad affrontare in modo sempre più adeguato i temi della diversità”.