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BASTA SPICCIOLI, C’È IL CELLULARE

L’inseparabile compagno, oltre a essere agenda, macchina fotorgafica, videogioco e altro ancora, potrebbe presto servirci per fare piccoli acquisti. Ecco come.

Il Pil statunitense cresce più delle attese (4,4%), il prezzo del petrolio frena parzialmente la sua corsa (allontanando temporaneamente lo spettro del rialzo dei tassi), e le borse tornano ad avere un’intonazione positiva.
L’unico rischio per l’immediato futuro rimane il pericolo degli attentati terroristici dopo la scoperta di possibili obiettivi di Al Qaeda negli Stati Uniti, ed è proprio su questa incognita che si giocano molte chances per un solido rialzo dell’economia globale nei prossimi mesi.
Intanto registriamo buone performance su tutti i settori, in particolare banche e tecnologici, e a Piazza Affari vogliamo segnalare i rialzi di Fiat (buoni dati sulle vendite) e di Finmeccanica, che grazie alle nuove acquisizioni è diventata leader mondiale nel campo degli elicotteri.

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LA LENTE DI INGRANDIMENTO
Nel tempo è diventato macchina fotografica, piccolo televisore, orologio, preziosa agenda, sofisticato palmare, oggetto di divertimento con innumerevoli giochi elettronici, e adesso il cellulare, compagno insostituibile delle nostre giornate, potrebbe rivelarsi un utilissimo strumento per micropagamenti.
In pratica funzionerebbe come una sorta di portafoglio elettronico nei piccoli acquisti e l’importo speso sarebbe di volta in volta addebitato sulla scheda personale, andando ad intaccare in tal modo il credito telefonico.
Per pagare il parcheggio dell’auto o comprare una bibita ad un distributore automatico di bevande ad esempio, potremmo digitare un numero telefonico, seguire le istruzioni del caso e vederci addebitata la bolletta o il credito della scheda prepagata.
Fantascienza?
Beh, indubbiamente gli ostacoli per rendere efficace tale servizio sono molteplici, a partire dall’aggiornamento delle varie macchine distributrici di beni e servizi ed alla gestione degli accrediti da parte degli operatori telefonici, ma d’altro canto l’enorme diffusione dei telefoni cellulari e l’esigenza di creare strumenti di pagamento sempre più rapidi ed efficaci, spinge i principali produttori di telefonini ed i vari gestori ad impegnare importanti risorse per la realizzazione in tempi brevi di simile progetto.
A noi non resta che attendere…

di Sirio Belli