Bologna, Curia all'attacco: registrare matrimoni gay viola la privacy - gay pride bologna 2013 BS 1 - Gay.it Archivio

Bologna, Curia all’attacco: registrare matrimoni gay viola la privacy

Arcigay: “si arrampicano sugli specchi”. Ecco i cavilli legali che la Curia vorrebbe usare

In via altabella, sede della Curia bolognese, non sanno più che pesci pigliare. Dopo aver mandato alla carica la Manif Pour Tous attraverso l’inserto di Avvenire, Bologna Sette, la Curia torna ad attaccare il registro bolognese dei matrimoni gay. Questa settimana in avanscoperta ci finisce l’esperto di diritto Paolo Cavana che tenta di delegittimare giuridicamente l’iniziativa del sindaco Merola: “[Un] errore da correggere” titola l’avvocato. “[Un provvedimento] che ordina l’inserimento nell’archivio informatico del Comune di atti privi di ogni rilevanza giuridica, ma tali da rivelare l’orientamento e la vita sessuale delle persone appare formalmente illegittimo se non, almeno in linea teorica, addirittura illecito”.

“Un’arrampicata sugli specchi” la definisce Vincenzo Branà, presidente del Cassero di Bologna.
“L’argomentazione non sta su- spiega il presidente del circolo Arcigay a Radio Città del Capo – perché se violassimo la privacy per i matrimoni tra persone dello stesso sesso, la violeremmo anche per matrimoni tra persone di sesso opposto”. Non si capisce quindi perché le “pubblicazioni matrimoniali in un comune si possono fare poi diventa problematico quando le persone sono dello stesso sesso”. Inoltre, sottolinea Branà, “quella trascrizione è un atto autodeterminato delle persone e non viene fatto a loro insaputa”.

Al nuovo attacco vescovile torna a rispondere il presidente di GayNet, Franco Grillini: “Interessante capire come mai la Curia bolognese tiri fuori argomenti puerili e palesemente inconsistenti sul piano giuridico pur di cercare di bloccare le annunciate trascrizioni. Evidentemente non si hanno argomenti perché è sempre più difficile tirare fuori motivazioni valide per dire sempre e comunque di no a persone che si vogliono bene, che vivono assieme da anni, che contribuiscono alla coesione sociale e al bene comune”.