BROKEBACK VOLA VERSO 8 OSCAR - Nominations 2006 02 - Gay.it Archivio

BROKEBACK VOLA VERSO 8 OSCAR

Otto nomination per ‘Brokeback Mountain’, 5 per Capote, 2 per ‘Transamerica’: si preannuncia l’Oscar piu’ gay della storia. Candidato a sorpresa ‘La bestia nel cuore’ della Comencini.

Si preannuncia una serata degli Oscar supergay, quella che si svolgerà il 5 marzo (rimandata di una settimana per le Olimpiadi Invernali di Torino) al Kodak Theatre di Los Angeles: Mira Sorvino e il presidente dell’Academy Sid Ganis hanno annunciato la scelta dei 5856 membri con diritto di voto, mai così filoqueer.
‘Brokeback’ il più nominato

BROKEBACK VOLA VERSO 8 OSCAR - Nominations 2006 03 - Gay.it Archivio

Ben otto nominations per ‘Brokeback Mountain’, che è riuscito a spuntarla anche in due categorie in cui i Golden Globes avevano dimostrato una certa debolezza, ovvero migliori attori – Heath Hedger, un po’ storpiato nella versione italiana, e, curiosamente, Jake Gyllenhaal come non protagonista – nonché miglior attrice non protagonista la moglie di Hedger Michelle Williams (ma glielo soffierà quasi certamente la Rachel Weisz di ‘The Constant Gardener‘). Ormai quasi sicuri gli Oscar come miglior film, regia e sceneggiatura. Ottime possibilità anche per la splendida fotografia di Rodrigo Prieto e la colonna sonora (niente per la canzone ‘A Love That Will Never Grow Old‘, già Globo d’Oro) anche se sfumano due candidature tecniche significative, il miglior montaggio (sarà una lotta tra ‘Crash‘ e ‘Munich‘) e la migliore scenografia (potrebbe emergere ‘King Kong‘ o ‘Harry Potter e il Calice di Fuoco‘).

BROKEBACK VOLA VERSO 8 OSCAR - Nominations 2006 05 - Gay.it Archivio

Riguardo agli attori, grandi favoriti restano Philip Seymour Hoffman per ‘Capote‘ e Felicity Huffman per ‘Transamerica‘ che sarebbero una splendida accoppiata, con un ruolo gay e uno trans, senza precedenti nella storia dell’Academy. ‘Transamerica’ corre anche per la miglior canzone, ‘Travelin’ Thru’ di Dolly Parton.
Gyllenhaal avrà vita dura perché se la dovrà vedere con Paul Giamatti, allenatore di Russell Crowe in ‘Cinderella Man‘ e con George Clooney in ‘Syriana‘, da lui stesso coprodotto. Curiosa la nomination al bravo William Hurt per il suo ruolo brevissimo (cinque minuti nel finale) in ‘A History of Violence‘ di Cronenberg.

BROKEBACK VOLA VERSO 8 OSCAR - Nominations 2006 04 - Gay.it Archivio

Gli altri film candidati come migliore pellicola del 2005 sono ‘Crash‘ di Paul Haggis, ‘Good Night and Good Luck‘ di George Clooney con 6 nominations ciascuno, una in più di ‘Capote‘ di Bennett Miller e ‘Munich‘ di Steven Spielberg. Sei nominations per lo più tecniche per ‘Memorie di una Geisha‘, cinque per ‘Walk the line‘ e quattro per ‘King Kong‘.
Sorpresa assoluta la candidatura come miglior film straniero, sei anni dopo ‘La vita è bella‘, per ‘La bestia nel cuore‘ di Cristina Comencini (in americano rititolato, e meglio, ‘Don’t tell‘) anche se il favorito resta il palestinese ‘Paradise Now‘ di Hany Abu-Assad. Anche la nostra bravissima costumista Gabriella Pescucci, che tra l’altro ha firmato le divise di Torino 2006, è stata segnalata per il film di Tim Burton ‘Charlie e la fabbrica di cioccolato‘, mentre il pisano Dario Marianelli è in lizza per le musiche di ‘Orgoglio e Pregiudizio‘.
La strada d’oro verso Brokeback’Brokeback Mountain’ ha ormai raggiunto i 50 milioni di dollari in America e ha esordito abbastanza bene nei botteghini italiani (è al quinto posto con quasi due milioni in euro). In Cina, invece, ne è stata addirittura vietata la distribuzione.

BROKEBACK VOLA VERSO 8 OSCAR - Jon Stewart - Gay.it Archivio

La critica italiana ne ha parlato bene, anche se con alcune riserve (Emanuela Martini dà un timido ‘7’ su ‘FilmTv’) che riguardano soprattutto l’eccesso melò della seconda parte del film (Tornabuoni su ‘La Stampa’ e Nepoti su ‘Repubblica’). Mereghetti sul Corriere parla di “film non privo di qualità ma non un capolavoro” e Mariuccia Ciotta su ‘Il Manifesto’ sostiene l’opinabile tesi di film “decisamente machista che non decostruisce affatto, nonostante le intenzioni, il western classico del crepuscolo”. Non resta che aspettare il 5 marzo in attesa di un Oscar sicuramente più rosa che dorato: a presentarlo, tra l’altro, un bell’attore comico di grande fascino, la star di ‘The Daily Show’ Jon Stewart (senz’acca).
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