Il sindaco di Venezia protagonista di nuovo di una dichiarazione che farà discutere. Brugnaro, infatti, si è detto disponibile a parlare di un pride a Venezia, magari sull’acqua, ma che sia “aperto agli eterosessuali e magari con Elton John che vi partecipa e suona per noi”. I pride, per la verità non sono mai stati chiusi a nessuno e le persone eterosessuali vi partecipano, con le loro famiglie, ormai da anni. Ieri Brugnaro aveva twittato: “Gay Pride a Venezia? Per noi il Carnevale è sacro, siete tutti invitati”.
Svolgere il gay-pride a Venezia!? Comunque vada sarà un successo perché per noi il Carnevale è sacro: siete tutti invitati. ;-P
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) 27 Agosto 2015
Se era un tentativo di ricucire lo strappo conn la comunità lgbt, non è riuscito, perché confondere il Carnevale con una manifestazione per i diritti civili è sintomatico della distanza che c’è tra Brugnaro e il concetto di uguaglianza tra tutti i cittadini.
Intanto le dichiarazioni del primo cittadino della città lagunare continuano a fare il giro del mondo. Ieri sera l’edizione statunitense dell’Huffington Post ha intervistato in diretta Camilla Seibezzi, ex consigliera comunale di Sel e autrice della contestata proposta per inserire nei moduli comunali la dizione “genitore” invece di “padre” e “madre” e per questo minacciata. Seibezzi ha raccontato la vicenda dei libri messi all’indice e anche l’ultima uscita di Brugnaro sul pride definendo il sindaco “pericoloso” e spiegando che “si sente come il doge della Repubblica Marinara”. Dalla diretta dell’Huff, Seibezzi ha rilanciato la campagna #RainbowVenice , lanciata ieri da Gay.it e che chiede alle star del mondo del grande schermo che arriveranno a Venezia per la Mostra del Cinema di indossare un accessorio con i colori arcobaleno per mostrare la loro vicinanza alle persone LGBT.
Brugnaro, intanto, ha fatto sapere su Twitter di avere dato il patrocinio all’edizione di quest’anno del QueerLion, il premio consegnato, all’interno della Mostra del Cinema, a miglior film LGBT tra quelli in concorso.
#PuntoStampa: Abbiamo dato il patrocinio al Queer Lion Award,premio per il “Miglior Film con Tematiche Omosessuali & Queer Culture” [staff]
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) 28 Agosto 2015