L’associazione radicale Certi Diritti ha invitato Aguda, la più grande associazione gay israeliana, a partecipare al Pride nazionale di Napoli. La decisione nasce dopo l’esclusione di Aguda da parte degli organizzatori del Pride di Madrid a seguito del blitz sulla nave diretta a Gaza. Una scelta "fatta per colpire Israele – dicono quelli di Certi Diritti – che sottolineano come Aguda sia "conosciuta in Israele, insieme alla Open House di Gerusalemme, perché sostiene chiunque chieda aiuto e svolge attività di volontariato per proteggere e sostenere i gay palestinesi che vivono in fuga una doppia condizione di clandestinità: dalla propria famiglia e dallo Stato di Israele".
"La stessa Open House di Gerusalemme – prosegue Certi Diritti – è un’organizzazione dove nella sua sede si vedono più giovani palestinesi che israeliani e comunque non vi sono conflitti tra di loro perché tutti accomunati dall’obiettivo dell’emancipazione e del superamento delle diseguaglianze. Ci sono gruppi di auto aiuto e sostegno molto all’avanguardia e la stessa popolazione, eslcusi i soliti fondamentalisti del fanatismo religioso, conosce bene le loro attività che si integrano in tutti i contesti sociali".
"È bene ricordare che ad Haifa è stato appena aperto un nuovo ‘telefono amico’ in lingua araba: una help-line che è il frutto del coraggio e dell’impegno dei militanti di Aswat (organizzazione per i diritti delle lesbiche arabe) e di Alqaws (associazione a tutela della diversità sessuale nella società palestinese di Gerusalemme)".
"L’Associazione Radicale Certi Diritti ritiene profondamente ingiusta la decisione degli organizzatori del Gay Pride di Madrid, certamente frutto di un grave errore politico. Abbiamo invitato i dirigenti di Aguda a sfilare con noi al Pride nazionale di Napoli che si terrà sabato 26 giugno per dimostrare loro vicinanza e solidarietà. Ci auguriamo che a Napoli possa partecipare il dirigente palestinese di Aguda che non potrà andare a Madrid a causa del ritiro dell’invito".