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Chiesa di Scozia: moratoria di due anni sui ministri gay

Per evitare un possibile scisma all’interno della Chiesa di Scozia, è stato deciso di impedire lanomina di diaconi e ministri gay in attesa che una commissione esamini il problema.

La Chiesa di Scozia ha imposto una moratoria di due anni sulle nuove ordinazioni di ministri gay.
La decisione è arrivata proprio due giorni dopo che l’Assemblea Generale aveva votato con 326 voti a favore contro 267 per permettere al reverendo, dichiaratamente gay Scott Rennie, di svolgere il suo ruolo di Ministro presso la Chiesa della Regina della Croce di Aberdeen.

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E’ stata annullata una mozione del Presbiterio di Locharron e Skye che chiedeva che la Chiesa di Scozia non accettasse nessuno come ministro o diacono, nel caso in cui la persona in questione fosse risultata coinvolta in una relazione sessuale fuori dal matrimonio con un uomo o una donna.
E’ stato deciso, invece, che di istituire una commissione speciale che consideri il problema delle ordinazioni di ministri e diaconi gay e ne faccia rapporto nel 2011. Di fatto, questo sospende le nomine di ministri e diaconi gay fino a quella data. In più è stato ordinato a tutti i membri della chiesa di non parlare con i media di questo argomento. Questa mossa potrebbe voler dire che si vuole effettivamente evitare il dibattito, dopo le voci che parlavano di un possibile scisma nella Chiesa di Scozia provocato proprio da questo problema.

La congregazione della Chiesa della Croce della Regina aveva già votato scegliendo Rennie come ministro con una maggioranza schiacciante, ma alla decisione si erano opposti i tradizionalisti anti-gay. Lo scorso sabato sera, la sua ordinazione è stata approvata e la decisione di imporre la moratoria di due anni non dovrebbe riguardare la sua nomina.