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Cinema: a Venezia ‘Mater natura’ con Luxuria

Sarà a Venezia nella prestigiosa sezione della ‘Settimana della Critica’ l’opera prima del napoletano Massimo Andrei, film corale con Vladimir Luxuria e Enzo Moscato.

TORINO – Sarà a Venezia nella prestigiosa sezione della ‘Settimana della Critica’ l’opera prima del napoletano Massimo AndreiMater Natura‘, film corale che racconta di quattro femminielli che, per motivi diversi legate a delusioni personali, decidono di aprire un agriturismo biologico. Nel cast ci sono l’eclettica drag queen Vladimir Luxuria, Enzo Moscato, Sara Carboni, Maria Pia Calzone, Luca Ward e Valerio Foglia Manzillo (‘L’imbalsamatore‘).
Luxuria interpreta Massimino, un ragazzo di buona famiglia che vive in un palazzo del Settecento nel centro di Napoli e dedica la sua vita alla politica ma subisce un forte smacco. «Ho trovato una grande sintonia col regista, quando ho letto il copione avrei voluto pagare pur di interpretarlo – spiega Luxuria – Ho dovuto anche fare un corso di un mese col regista teatrale Marcello Cutugno per imparare il dialetto napoletano».
Il regista Andrei puntualizza che «non si tratta di un film sul travestitismo ma sul riscatto sociale di un gruppo di persone che dopo essere finite in strada, allontanate dalle famiglie, derise e prese in giro anche in politica, riescono a trovare una loro collocazione». Il presidente della commissione di selezione Francesco di Pace fa notare che «l’opera di Andrei è stata scelta tra i 25 film italiani presentati tra le 200 pellicole pervenute. Quest’anno di esordi validi ce n’erano almeno tre».
‘Mater Natura’ concorrerà al premio ‘Leone del Futuro’ per la migliore opera prima e al Premio del Pubblico – Gan Assicurazioni.
Gli altri film scelti, tutti con temi fortemente politici come guerra, fanatismo religioso e terrorismo, sono ‘Asi’ di Jesus-Mario Lozano (Messico), ‘Brick’ di Rian Johnson (Usa), ‘Kuihua Duoduo’ di Wang Baomin (Cina), ‘Le passager’ di Eric Caravaca (Francia), ‘Pavee Lackeen’ di Perry Ogden (Irlanda) e ‘Tracce sulla terra’ di Ali Mohammad Ghasemi (Iran).