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CinemaSTop: due commedie pulp e Angelina “Malefica” strega dark

In ordine di sparizione e Dom Hemingway, noir da ridere. Il week end al cinema di Gay.it

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DA VEDERE “IN ORDINE DI SPARIZIONE”
Sull’onda dei noir tarantiniani nordici alla Nicholas Winding Refn (“Bronson”, “Drive”, “Only God Forgives”), ecco “In ordine di sparizione”, una coproduzione scandinava diretta dallo sconosciuto Hans Petter Moland che gioca sul genere con humor raggelante e ghigno pulp. Il solitario Nils è stato appena nominato ‘uomo nell’anno’ come spazzaneve modello di una cittadina norvegese. Ma in realtà cerca vendetta e soprattutto gli assassini di suo figlio, orbitante nella malavita, morto ufficialmente per overdose ma secondo Nils ucciso per un equivoco da un clan di spacciatori capeggiato da un boss malefico soprannominato ‘Il Conte’. Tra i gangster scoprirà pure una coppia gay davvero poco raccomandabile.
Prodotto dalla Zentropa di Lars Von Trier e interpretato dal suo attore feticcio Stellan Skarsgård, il prof Seligman di “Nymphomaniac” (e questa è una garanzia, insieme alla presenza di Bruno Ganz), si preannuncia come una dark comedy irriverente nello stile dei Coen ma dai risvolti queer. Distribuisce Teodora, sempre molto attenta al cinema d’autore di qualità. Da vedere prima che sparisca.

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DOM HEMINGWAY CE L’HA… IN TUTTI I MODI POSSIBILI!
Un’altra commedia nera, “Dom Hemingway” di Richard Shepard il cui attacco è già cult: Jude Law, nei panni del protagonista, anzi, senza panni visto che è completamente nudo, loda il proprio organo sessuale in tutti i modi possibili. Dopo dodici anni di galera, Dom il gangster può assaporare la libertà e andare a trovare in Francia il boss Ivan (Richard E. Grant) di cui non ha mai rivelato il nome e proprio per questo ha rinunciato a uno sconto di pena. Ma Dom ha anche una figlia che non ha visto crescere e una moglie che nel frattempo è morta di cancro. Il regista Shepard ha una solida formazione televisiva (ha lavorato per “Ugly Betty” e “Girls”). Curiosità: per interpretare il ruolo, Jude Law è ingrassato di 13 chili.

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LA BELLA INDEMONIATA NEL BOSCO: ANGELINA NON ANGELICA
Aneddoto: una signora thailandese di nostra conoscenza, purtroppo non più vivente, ci raccontò la sua esperienza da bénévole, ossia volontaria, all’ospedale Lenval di Nizza dove sei anni fa Angelina ‘Jelly’ Jolie partorì sei anni fa i due gemelli Vivienne e Knox Jolie-Pitt: “Affittò un intero piano e apparve circondata da infermiere-ancelle con una lunga vestagliona bianca: sembrava una meravigliosa fata”. La ultradiva hollywoodiana interpreta oggi al cinema un ruolo specularmente opposto nella fiaba Disney “Maleficent”, colossale blockbuster fantasy da 200 milioni di dollari. A tutti gli effetti si tratta de “La bella addormentata nel bosco” dal punto di vista della strega Malefica, da piccola fatata protettrice del regno della Brughiera, amica del giovane Stefano, trasformatasi nell’indemoniata matrigna quando costui la tradisce facendosi acclamare sovrano: lei si vendicherà senza alcuna pietà sulla figlia Aurora. L’eroina del nuovo corso Disney non è più la femmina pura tutto cuore e bontà: è un donnone superglam, anche un po’ butch visti i poteri da supereroe, che semina il male per vendetta e per preservare la purezza dell’innocenza. Non ci sono più in giro i principi azzurri (tutti gay, ovviamente!) a salvare la donna in pericolo, quindi ecco le femmine vendicative pronte a prendere il potere sulla natura sottomessa. Intanto, lo spirito della signora thailandese, il cui cognome inizia proprio per M, da lassù, ci protegge.

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LE RAGAZZE BALLANO BENE
Potrebbe interessare soprattutto le ragazze la commedia leggera “Pane e burlesque” diretta da Manuela Tempesta (ma c’è anche una partecipazione di Edoardo Leo, uno dei più interessanti attori emergenti italiani). Nella cittadina pugliese di Monopoli, la chiusura della fabbrica di ceramiche ha amplificato il dramma della crisi moltiplicando i cassintegrati e lo scontento. L’arrivo della regina del Burlesque, Giuliana detta Mimì La Petite, e della sua compagnia al femminile, le Dyvettes, infonderà nuova speranza ai paesani depressi che però non capiscono “la sottile differenza tra soubrette e mignotta”. Laura Chiatti interpreta una ballerina goffa e occhialuta.
Non potremo aspettarci la sofisticata regia di “Tournée” o la grandiosità di Cher che, proprio in questi giorni, porta in scena un mirabolante spettacolo a Las Vegas con un rutilante numero di burlesque, ma tant’è. Sicuramente non fa ingrassare.