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#CinemaSTop: Spettacolare Star Wars 7 con l’alieno gender Moff

Effetti speciali da Oscar ma non molta emozione nel VII episodio Il risveglio della forza.

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Ragazzi, che spettacolo. Bisogna assolutamente vederlo in 3D, possibilmente con gli occhiali di ultima generazione XpanD che garantiscono un effetto immersivo sorprendente, l’ultimo, attesissimo episodio della più longeva saga fantascientifica della storia del cinema, Star Wars VII – Il risveglio della forza diretto con eccezionale perfezione tecnica da J. J. Abrams.
Il sofisticato sonoro Dolby Surround 7.1 avvolge lo spettatore e lo proietta nei celeberrimi titoli di testa in prospettiva, questa volta davvero tridimensionale, per riagganciarsi alla scomparsa di Luke Skywalker, dieci anni dopo La vendetta dei Sith: questa volta i malvagi sono quei dittatori del Primo Ordine (il logo è un esagono: c’è chi ha pensato al Front National dell’Hexagone, come viene chiamata la Francia) guidati da Kylo RenAdam Driver con capello lungo, troppo poco luciferino – i cui segreti rimandano al costume di Darth Fener. Ma manca un pezzo della mappa necessaria a ritrovarlo, e il saggio Max Von Sydow lo consegna al pilota Poe Dameron (Oscar Isaacs, fascinosissimo) affinché la Resistenza guidata dalla Principessa Leia lo trovi prima degli emissari del Primo Ordine.

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La vera protagonista di questo settimo episodio è però la scoperta Daisy Riley che interpreta una ladruncola, Rey, proprietaria di un buffo droide, BB-8, in cui vengono nascoste informazioni fondamentali: proprio Rey si rivelerà un’ottima pilota, e grazie a uno spazzino spaziale, il nero Finn (John Boyega), cercherà di fuggire con l’amato BB-8.
C’è proprio tutto ciò che farà la gioia visiva per gli amanti della saga: duelli con le spade fluorescenti (soprattutto nella parte finale), combattimenti intergalattici fotonici, il villaggio del desertico pianeta Okku con la classica fauna aliena da ‘fantazoo’ in stile Duel (appare pure l’alieno gender Moff che sembra Yoda, si rivela essere una femmina e chiama Chewbacca ‘il mio fidanzato’), e via sparando.

Ma la vera emozione arriva quando riappare il comandante Han Solo (Harrison Ford redivivo) e sono brividi se si pensa che nella vita reale ha rischiato di schiantarsi veramente con un aereo di sua proprietà. C’è anche spazio per il magone: eh sì, quando riappare la leggendaria Principessa Leia Organa (Carrie Fisher che non nasconde nemmeno una ruga e indossa un gilet ordinario da tranquilla pensionata) quasi ci si commuove: sono passati 38 anni dal primo episodio diretto da George Lucas, e noi siamo invecchiati con lei.

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L’ufficiale dichiaratamente gay appare nei libri di prossima pubblicazione e il merchandising di Star Wars è talmente sfrenato che comprende bottigliette d’acqua minerale, eau de toilette, gel, pochettes, spade giocattolo e chi più ne ha più ne metta.
Adatto a un pubblico di qualsiasi età, Star Wars 7 – Il risveglio della forza, scatenerà gli appassionati della saga – applausi in sala all’apparizione di Harrison Ford e del mitico C1P8 ex R2D2 – e già circolano in versione parodie porno anche gay: ok, ma se usate le spade magari non laser né fluorescenti, mi raccomando, non dimenticate l’unica arma per evitare l’assalto della Morte Nera: il preservativo.
Che la Favolosità sia con noi!