La legge era stata approvata poco prima di Natale, ma le prime nozze gay della storia dell’America Latina si sono tenute ieri a Città del Messico. Cinque coppie di omosessuali, tre di lesbiche e due di gay, sono state unite in matirmonio secondo il rito civile ufficiale e senza timore che nessuno possa chiedere ad un tribunale di annullare la cerimonia come, purtroppo, è avvenuto in Argentina. Inutile dire che la più strenua oppositrice del provvedimento è stata la Chiesa Cattolica messicana.
Questo, per fortuna, non ha fermato la maggioranza che sostiene il sindaco Marcelo Ebrard, testimone di nozze di una delle coppie, che è riuscita ad approvare la riforma del Codice civile che definisce il matrimonio come "unione tra due persone", a prescindere dall’orientamento sessuale. La Corte costituzionale sta ora esaminando un ricorso presentato dal governo federale: l’iter del ricorso però non ha impedito alla legge di entrare in vigore. Judith Vázquez Arreola e Lol Kin Castañeda, due delle novelle spose, che convivevano già da anni prima che venisse approvata la legge hanno dichiarato:"Questa vittoria è di tutte e di tutti e per noi è un giorno di festa che rafforza la nostra volontà di andare avanti".