Cirinnà: “Basta ribassi sulle unioni civili”

La senatrice ai cattolici “Basta ribassi. Meglio non fare una legge se sarà pessima”.

Ospite sabato scorso della Festa dell’Unità di Genova, la senatrice Monica Cirinnà spiega tutto l’iter che ha portato alla contestata definizione di “formazione sociale specifica” inserita nel suo testo di legge sulle unioni civili.
Un susseguirsi di definizioni bizzarre, da autonomi a originario a originale fino a quel “specifiche”, nato da un’iniziativa di NCD, caldeggiato dal presidente della commissione Nitto Palma e accolto con favore da un senatore del Pd. E commenta: “Però ora basta, non mi chiedete altri ribassi, gli integralisti fuori e dentro il Pd non chiedano altri ribassi”.
Garantisce, poi, che questa modifica non intaccherà l’accesso, da parte delle coppie gay e lesbiche a tutte le agevolazioni fiscali, i sussidi, le graduatorie e i servizi previsti per le coppie sposate.
Poi Cirinnà promette: “Se nella prossima seduta della commissione, che è martedì, mi saranno richieste altre riformulazioni, io chiederò l’accantonamento (della legge, ndr). (…) Meglio non fare una legge se sarà una pessima legge! Siamo già davanti ad altri esempi“.