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Com’è triste Venezia senza film gay

Alla 64esima Mostra del Cinema di Venezia nessun titolo queer in concorso e rari spunti GLBT nelle altre sezioni. Bisognerà aspettare le Giornate di Cinema Omosessuale dal 14 al 16 settembre a Mestre.

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Anno di magra al Lido per i film a tematica gay. Dall’elenco dei titoli resi noti stamattina durante la conferenza stampa della 64esima Mostra del Cinema di Venezia (29 agosto – 8 settembre) sembra che non ci siano film queer in concorso e anche nelle altre sezioni paiono davvero pochi gli spunti GLBT. Tra i titoli più attesi, il biopic sperimentale ‘I’m Not There’ del talentuoso regista gay Todd Haynes incentrato sulla vita di Bob Dylan, interpretato da ben sei attori diversi tra cui Richard Gere, Heath Ledger, Christian Bale e persino una donna, Cate Blanchett.

Potrebbero rivelare risvolti queer anche ‘Nightwatching’ del visionario Peter Greenaway sul periodo più tragico della vita di Rembrandt in cui perse la moglie e i tre figli, il thriller ‘Lussuria’ del regista di ‘Brokeback Mountain’ Ang Lee ambientato a Shanghai durante la Seconda Guerra Mondiale, il quasi pornografico ‘Help Me Eros’, opera seconda di Lee Khang-Sheng, attore feticcio di Tsai Ming Liang, nonché ‘Il Caos’ dell’egiziano Youssef Chahine su rivalità amorose e poliziotti corrotti nel quartiere cosmopolita di Choubra, al Cairo. Il Leone alla Carriera andrà al geniale Tim Burton, sempre attento nelle sue opere fantasiose alla tematica della diversità e di cui, fuori concorso, si potrà vedere ‘Nightmare Before Christmas’ in versione 3-D. Tra i grandi nomi anche De Palma con ‘Redacted’ sulla guerra in Irak, Woody Allen fuori competizione con ‘Cassandra’s Dream’ (Colin Farrell e Ewan

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McGregor) e poi Chabrol, Kitano, De Oliveira.

Per l’Italia tre autori quasi sconosciuti in concorso: Paolo Franchi, Vincenzo Marra e Andrea Porporati.
«Dando uno sguardo alle prime due conferenze stampa, della sezione ‘Giornate degli Autori’ e della ‘Settimana della Critica’, sembrava evidente che ci fosse stata poca attenzione ai film a tematica gay» ci conferma Daniel Casagrande, organizzatore delle Giornate di Cinema Omosessuale che quest’anno si svolgeranno però dopo la Mostra, dal 14 al 16 settembre, presso il restaurato cinema ‘Ex Gil’ di Mestre rimasto chiuso per trent’anni. «In ‘Giornate degli Autori’ non c’è nulla a tematica queer e nella ‘Settimana della Critica’ solo un accenno gay in ’24 battute’ di Jalil Lespert. Dalla conferenza stampa della Biennale questa tendenza sembra confermata».

A tale proposito, il 6 agosto Casagrande incontrerà insieme all’Onorevole Franco Grillini il direttore della Mostra Marco Müller per valutare se l’elenco di titoli glbt è sufficiente per l’assegnazione del Queer Lion che per la prima volta premierebbe un film gay e di cui è già pronto il logo. In compenso, a metà settembre, si potranno vedere alle Giornate di Cinema Omosessuale 18 opere

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rigorosamente glbt di cui ben 6 anteprime europee tra cui ‘Holding Trevor’ di Rosser Goodman (le due foto in alto) e ‘Suffering Man’s Charity’ di Alan Cumming che dovrebbe presiedere la giuria del Queer Lion. Verrà anche presentato l’interessante documentario inedito in Italia ‘Saint of 9/11’ di Glenn Holsten sul padre francescano gay Mychal Judge, ex alcolista e impegnato nella lotta all’Aids, considerato la vittima numero 1 dell’attentato alle Torri Gemelle. Tra i cortometraggi spicca infine l’erotico ‘Hotel Paradijs’ di Ian Krüger già vincitore di un Leone d’Argento per il gay ‘Freunde’ nel 2001.