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COME LASCIARE IL MIO BOY?

Tira e molla. Separarsi, poi riunirsi. Problemi e cedimenti, ma manca il coraggio di tagliare defnitivamente. Un lettore ricorre agli “equilibrati consigli” della Jena. E lei: “Tu sai già cosa fare”.

Caro Fabio, ti scrivo questa lettera per chiederti un consiglio (lo so che a volte è dura dare consigli). Ho 33 anni e, solo da 2 anni ho accettato la mia omosessualità, da quando vivo la mia prima storia importante. La storia che sto vivendo è stata bella ma anche abbastanza turbolenta, ogni tre mesi circa litighiamo (per motivi di gelosia o per altro), ma dopo una settimana o due ci rivediamo e riprendiamo a vivere la nostra storia.
In quest’ultimo periodo io sto avendo diverse difficoltà con il mio lavoro e, soprattutto, con me stesso (stress e stanchezza mentale) e per non farmi mancare nulla, ho avuto l’ennesimo litigio col mio ragazzo, perché pensa che io lo tradisco (voglio precisare che non l’ho mai tradito, anzi che non ho mai tradito nessuno). Da un paio di giorni abbiamo ripreso a rivederci e sembra che tutto sia ritornato come prima, ma non è così. Io gli voglio ancora un sacco di bene e non vorrei fargli del male per nessun motivo al mondo, ma sono molto confuso e non so se mi sento ancora di continuare questa storia e non vorrei ferirlo dicendoglielo. Sono stato sempre protettivo nei suoi confronti (a volte anche troppo). Come si fa a dire, ad una persona a cui vuoi bene, che è finita? In alcune situazioni mi sento coraggioso come un leone, ma in questa situazione mi sento veramente un verme. Non so veramente come affrontarla. Cosa faresti tu nei miei panni (ti starebbero sicuramente grandi)?
Leggo spesso i consigli che dai e apprezzo molto il tuo equilibrio nel farlo. Per questo adesso ti chiedo un giudizio anche io.
Grazie
Mario

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Per la serie “scarica barile” ecco a voi la lettera di Mario!
Ciao Mario. Chiaramente sto scherzando. Lo so benissimo che non stai cercando di farti dire che fare per alleggerire il peso del senso di colpa. Ho la sensazione che tu sappia molto bene cosa fare. E non potrebbe essere altrimenti. La storia l’hai vissuta tu, conosci tu il ragazzo con il quale sei stato insieme 2 anni. Io posso solo darti un piccolo consiglio da esterno. E come è facile dare consigli quando non si è coinvolti personalmente! Credo che tu stia solo cercando qualcuno che ti confermi che non sei uno stronzo. Che, come te, veda questa storia finita. Che comprenda e apprezzi i tuoi sforzi per portarla avanti fino a che è stato possibile. Chiaramente caro Mario, sentendo solo la tua campana, non può che essere così.
Bisognerebbe sentire anche che ne pensa il tuo ragazzo al riguardo. Se le cose sono andate esattamente così. Non per mettere in dubbio le tue parole, mon Dieu! ma solo perché a volte quando si è coinvolti (appunto…) si fa fatica a vedere obbiettivamente le cose. Magari si pensa più a noi in un momento come il tuo che mi dici essere di grande stress e stanchezza. Normale, per carità. Ma magari quello che per te è una situazione insopportabile, un problema insormontabile non lo è per lui, o viceversa.
Capisci cosa intendo, no? Certo è che si arriva anche solo a pensare che una storia è finita, evidentemente dei problemi ci sono, eccome. D’altronde io non curo una rubrica per problemi matrimoniali (ci mancherebbe solo questo!) e quindi mi sembra superfluo dirti di pensarci bene prima di prendere una qualunque decisione. Se l’unico problema (ma è l’unico?…) è il suo tarlo su tuoi tradimenti presunti, spiegagli molto seriamente e serenamente che questa sua fobia compromette definitivamente il rapporto. Ma una volta deciso cosa fare, devi essere chiaro, delicato e, soprattutto, onesto.
Cerca di fare meno male possibile alla persona che lascerai. Meglio un taglio netto, doloroso senza ombra di dubbio (ma come si dice…col tempo…), meglio però di un tira e molla che fa solo male e non risolve una situazione già di per sé finita.
Perché se è vero che quando si lascia si sta male, immagina come si sta quando si è lasciati, soprattutto se inaspettatamente. Questo, caro Mario, è quello che farei nei tuoi panni (che non credo mi starebbero poi così grandi se continuo a mangiare in questo modo!…) cercherei di essere il più possibile leale. Soprattutto cercherei di non dire o fare cose che, in un momento di rabbia dovuto alla fine della storia, potrebbero “scapparvi” facendovi perdere di vista quello che di bello avete vissuto insieme, che poi comunque vadano le cose, rimarrà nel tuo e nel suo cuore forever. Che dire…in bocca al lupo.
Fabio

di Fabio Canino