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CONSIGLI SUI PRODOTTI “VITA”

Mai sentito parlare di ‘bancassicurazioni’? E’ la nuova frontiera della pianificazione finanziaria. Ma può nascondere alcune spiacevoli sorprese. Dalle quali mettersi in guardia.

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del prodotti “vita” agli sportelli degli istituti di credito (di qui la coniazione del termine bancassicurazione) e nel contempo abbiamo visto nascere molta confusione a loro riguardo.
A tale proposito l’ISVAP (l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) consiglia alcune regole da seguire prima di sottoscrivere un contratto di questo genere, per non trovarsi poi a spiacevoli sorprese.
Innanzitutto occorre avere ben presenti le proprie necessità finanziarie e la propria propensione al rischio per valutare le caratteristiche del prodotto offerto, e sarà quindi molto importante farle presenti all’intermediario che ci troviamo innanzi, per costruire al meglio la struttura del proprio portafoglio.
Richiedete quindi la nota informativa del prodotto e leggetela accuratamente in ogni sua parte.
Ricordiamo che è possibile recuperarla pure da Internet visto che dal 01/10/2004 le compagnie assicurative sono obbligate ad inserirle nei propri siti (circolare 533 del 04/06/04).
Tenete presente che è vostro diritto chiedere all’intermediario qualunque chiarimento, al quale egli stesso dovrà fornire risposte esaurienti, anche durante il periodo di validità del contratto, garantendo comunque la più ampia assistenza in merito.
Tra i vari aspetti del contratto è utile esaminare con particolare attenzione i seguenti:
– le prestazioni offerte dal contratto stesso (capitale, rendita, cedole..);
– gli eventi in base ai quali tali prestazioni dovranno essere pagate (morte, invalidità, sopravvivenza..);
– la misura del premio investito (controllare il peso dei caricamenti e dei costi accessori);
– l’esatto ammontare dei costi del contratto (caricamenti e commissioni di gestione);
– i rischi collegati alla prestazione (es. se il contratto comprende la garanzia della restituzione dei premi investiti nel complesso e/o la corresponsione di un rendimento minimo. In caso affermativo verificare se tali prestazioni sono consolidate annualmente o solo alla scadenza; mentre in caso negativo come ad es. nelle Unit linked, tenere presente che il rischio è a totale carico del contraente;
– la durata della copertura assicurativa;
– il riscatto della polizza (in genere comporta penalizzazioni rilevanti, soprattutto nei primi anni);
– eventuali limitazioni della copertura caso morte sia per l’esclusione di alcune cause (es. suicidio) che per differimenti dell’inizio di tale copertura (periodo di carenza);
– l’esistenza di opzioni che permettono la conversione a scadenza del capitale in rendita e viceversa;
– la possibilità di differimento automatico di scadenza del capitale o della rendita al fine di riscuoterli in epoca successiva e con un’ulteriore maggiorazione di rendimento.
Esaminati con cura tutti i particolari dell’investimento e valutata ogni caratteristica dello stesso in funzione delle proprie necessità, nel caso in cui il medesimo sia giudicato positivamente, sarà possibile concluderlo in ogni sua parte.
Ricordatevi che dovrete ricevere copia della polizza in originale, senza abrasioni o correzioni, nonché le condizioni scritte della polizza stessa.
Nel caso infine in cui sia stata concordata una clausola aggiuntiva, essa dovrà essere indicata nell’appendice e firmata dalla compagnia.

di Sirio Belli