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Contromanifestazione omofoba in Campidoglio

Sotto la sede del Comune, come promesso, è andata in scena la contromanifestazione organizzata da Militia Christi, La Destra e Fiamma Tricolore. Quaranta persone e tanta omofobia.

Una quarantina di militanti di Militia Christi, il movimento cattolico, hanno organizzato ai piedi della statua di San Francesco in piazza San Giovanni a Roma, un sit-in di protesta contro l’Europride. Sul piedistallo della statua gli attivisti hanno esposto uno striscione con scritto "No al gay pride, Alemanno vergogna". Altri militanti, con bandiere di Militia Christi, avevano un altro striscione con su scritto "No al gay pride sì alla famiglia". Dal piedistallo della statua si stanno succedendo gli interventi, intervallati anche da preghiere in latino: "Preghiamo San Francesco – dicono anche – perché protegga la nostra Patria".

A spiegare le ragioni dell’iniziativa il portavoce di Militia Christi Fabrizio Lastei: «Non condividiamo il gay pride – ha spiegato – per il diritto naturale, perché porta avanti uno stile di vita che ci appare contro la natura umana e rischia di influenzare anche la mentalità. Tutti abbiamo delle parti negative – ha proseguito – ma non bisogna prenderle a modello perché altrimenti si perderebbe il senso del vero e del falso. Paradossalmente allora questo potrebbe anche valere per la pedofilia. Dobbiamo alzare un grido d’allarme perché per noi la famiglia è una soltanto ed è quella aperta alla vita».

Secondo il segretario romano di Fiamma Tricolore, Stefano Tersigni, «l’Europride è una iniziativa a fini economici: la stessa trovata di Lady Gaga è servita a vendere di più agli sponsor internazionali. Critichiamo il fatto che Alemanno e Polverini, dopo essersi spesi per la beatificazione di Wojtyla, abbiamo impacchettato la città santa e l’abbiano consegnata all’Europride, occupando tra l’altro piazza Vittorio oltre i termini stabiliti dalla legge. Non tireremo i pomodori – ha sottolineato – e non siamo omofobi, ma siamo contrari all’ostentazione volgare della sessualità a cui ci hanno abituato: strano solo che Comune e Regione non abbiano organizzato un loro carro».

Alla manifestazione anche il segretario di Roma e Provincia de La Destra, Roberto Buonasorte: «essere qui oggi è doveroso – ha spiegato – sembra che oggi schierarsi sia una vergogna, vergognoso è invece ciò che avviene a Roma. Non ci può convincere mettere in piazza come modello le attitudini personali qui saremo 50 e lì 50.000, ma per me è giusto strare con i 50».