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Coppia in Spagna chiede trascrizione delle nozze in Comune

La campagna che portò il caso dei matrimoni gay davanti alla Corte Costituzionale italiana prosegue per arrivare fino alla Corte di Giustizia Europea. Coppia di sposi in Spagna, fa da apripista.

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Ottavio Marzocchi e Joaquin Nogueroles Garcia, entrambi funzionari dell’Ue, si sono sposati in Spagna il 20 agosto. Questa mattina hanno chiesto al Sindaco di Bologna, città natale di Ottaviano la trascrizione delle nozze. Il rifiuto del funzionario, atteso peraltro, sarà la scintilla che farà partire la seconda parte dell’iniziativa "Affermazione civile", che già ebbe il merito di far approdare alla Corte Costituzionale italiana la questione dei matrimoni gay.

L’associazione radicale Certi Diritti insieme a quella di avvocati Rete Lenford, già ideatori della precedente campagna, hanno così accompagnato i due sposini a Palazzo D’Accursio, dove vengono celebrati i riti civili, e poi all’Anagrafe, i cui funzionari non hanno potuto che rifiutare la loro richiesta di trascrizione. Con il rifiuto scritto nero su bianco che riceveranno nei prossimi giorni, Certi Diritti e Rete Lenford faranno ricorso alla Corte di Giustizia Europea perché si esprima come già fece l’alta corte italiana che con una storica sentenza riconobbe il vuoto legislativo e invitò il Parlamento a legiferare quanto prima.

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Seppur il gesto era stato annunciato con largo anticipo, il Sindaco non ha comunque ritenuto opportuno essere presente così come alcun membro della giunta Del Bono aspettava la coppia nella sala dei riti civili. Ad ogni modo, nei prossimi mesi altre coppie ricorreranno ai loro Comuni di residenza per partecipare alla ambiziosa campagna di "Affermazione Civile" aspettando il certificato che motiva il rifiuto degli uffici competenti. Il numero di chi si reca all’Estero per contrarre matrimonio, infatti, è in aumento, csì come cresce l’insofferenza nel tornare ad essere semplici "amici", per lo Stato italiano, al ritorno dalla celebrazione in esilio.