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COPPIE GAY DI GOVERNO

Rivolta, deputato di Forza Italia annuncia per settembre una proposta di legge per “un Patto civile di coabitazione” aperto agli omosessuali.

ROMA – Forza Italia presenterà a settembre una proposta di legge per estendere le garanzie giuridiche alle coppie di fatto. Lo annuncia il deputato azzurro Dario Rivolta, che spiega il senso del provvedimento che è allo studio: “La mia idea è quella di istituire dei Patti civili di solidarietà tra persone che coabitano. Non necessariamente si deve trattare di conviventi. A me – sottolinea – non interessa se esistono rapporti affettivi o sessuali tra chi lo sottoscrive. Può trattarsi di parenti, vicini di casa o omosessuali”.
Lo scopo della proposta di legge secondo Rivolta è molto simile a quello che è stato varato in via sperimentale in Francia con i Patti civili di solidarietà. Dunque garantirebbe “gli atti successori tra i ‘coabitanti’ o l’ereditarietà dei contratti d’affitto o delle pensioni”. Insomma un nuovo istituto giuridico che disciplini gli aspetti pratici delle coppie che coabitano ma non sono legate da vincoli matrimoniali classici. La differenza rispetto a quanto è stato fatto Oltralpe starebbe in quella definizione di “coabitazione” che mette da parte l’aspetto affettivo del rapporto.
“Presenterò il mio progetto di legge a settembre – dice l’esponente azzurro – intanto sto sentendo l’opinione dei miei colleghi della coalizione per accoglierne i suggerimenti ed eventuali proposte di modifica”. Iniziative legislative in questo senso sono state già presentate anche da parlamentari del centrosinistra. “In maniera informale – conclude Rivolta – sto consultando anche i colleghi dell’opposizione” per raggiungere eventualmente un punto di contatto sul tema.
L’ipotesi di riconoscimento delle coppie gay suscita però ancora molte opposizioni. Anche il presidente americano George Bush, rispondendo in conferenza stampa alla domanda di una giornalista che gli chiedeva cosa pensasse delle unioni fra gay, ha detto: “Sono cosciente del fatto che siamo tutti peccatori e nessuno può giudicare”, ma il matrimonio gay non è un’ipotesi accettabile.
“Credo che la nostra società debba accogliere tutti e dare il benvenuto alle persone di cuore” ha detto Bush, “ma una persona come me non ha bisogno di scendere a compromessi. Credo nella santità del matrimonio, nella santità del matrimonio fra un uomo e una donna”. Comunque, ha concluso Bush, alla Casa Bianca “abbiamo esperti legali che sono i più appropriati per occuparsene”.
Intanto i Radicali, alla vigilia della presentazione del documento della Congregazione della Dottrina della Fede col quale la Chiesa chiama a raccolta i parlamentari cattolici per impedire l’approvazione in Parlamento di leggi a favore delle coppie gay, presenteranno un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro lo Stato della Città del Vaticano. Motivo: le continue ingerenze (menomazione dell’indipendenza dello Stato italiano) e l’istigazione alla violenza che tale documento rischia di produrre contro coppie e cittadini componenti di una minoranza sessuale. Lo hanno annunciato il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone e gli eurodeputati Maurizio Turco e Sergio Rovasio.
Radicali e Arcigay scaldano i motori per la manifestazione di protesta che hanno organizzato per domattina in Vaticano. “Il nuovo documento omofobico preannunciato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede è l’ennesimo attacco ai diritti individuali e soggettivi della persona in violazione dei più elementari diritti civili e umani e contro le libere legislazioni dei singoli Stati” si legge in un comunicato. Maurizio Turco, e Ottavio Marzocchi chiedono inoltre l’intervento del Presidente della Commissione Europea e dei Capi di Stato e di Governo dell’UE “contro l’ennesimo attacco dello Stato della Città del Vaticano ai progetti e alle leggi sul riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali”.