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COSTRETTO AL SILENZIO

“Vivo in un paesino, e ho bisogno di parlare con qualcuno: al mio amico farei schifo, il mio partner è un bulletto, anche la prof mi sconsiglia”. E la Jena: procedi a piccoli passi.

Aiuto!!! molto brevemente ti illustro un po’ la mia situazione: sono un ragazzo di 20 anni, che praticamente da sempre sa di essere omosessuale, ho avuto varie esperienze “infantili” ovvero di quelle che si fanno da piccoli, un po’ più per conoscere il corpo che per godere… 2 storie di solo sesso, tra le quali una ancora si protrae. Sono stato innamorato per due anni del mio migliore amico, un amore folle, che mi ha portato a non pensare ad altro che a lui, e sono stato anche bocciato a scuola…
Non posso parlarne mai con nessuno della mia omosessualità e questo mi fa molto soffrire… a volte vorrei urlarlo al mondo… ma non ci riesco, ho una paura immensa, anche perché vivo in una realtà di paese, anzi paesino, dove se mi “rivelo” non avrò più vita… Ho provato a parlare con la mia ex professoressa che si è trasferita, (quindi non di persona ma per e-mail) e mi ha sconsigliato vivamente di lasciar perdere, perché la vita è uno schifo, mi ha detto, (non erano proprio queste le parole, ma il sunto è quello), e che in una realtà così piccola nessuno potrebbe capirmi, che perderei tanti amici, e che quasi nessuno mi considererà come prima… Questo è vero, ma mi sono demoralizzato tantissimo, volevo dirlo al mio migliore amico, ma lei mi ha sconsigliato pure questo… ma forse ha ragione, perché anche se mi vuole un gran bene e non mi abbandonerebbe mai, mi sa che gli farei un po’ senso, e se gli parlassi delle mie esperienza come vorrei, si sentirebbe in gran imbarazzo.
Se ti stai chiedendo perché non parlo con il mio “partner” ti rispondo subito, perché lui è un bulletto, molto ignorante, diciamo che ci “usiamo” a vicenda solo per sfogarci “carnalmente” ogni tanto…
Sono molto depresso, Aiuto!!! In questa lettera peraltro scritta malissimo, non mi sono forse spiegato bene,e soprattutto non ho fatto domande precise, no so neanche io cosa vorrei sentirmi rispondere, forse solo un po’ di conforto e non una “pacca sui denti”…
Grazie anche solo per l’ascolto
Quando posso ti guardo su Gay.tv, e anche al Maurizio Costanzo show!
P.S. il nome non è importante, scusa ma ho paura di essere scoperto.

Ciao agente 007 dal nome segreto….! innanzitutto calma e sangue freddo.
Che è ‘sto “aiuto!”??
Non è successo niente di così drammatico né di irrimediabile. Stai tranquillo, qui sei tra amici. Il nome potevi anche metterlo sai, non siamo controllati dai servizi segreti di mezzo mondo (almeno credo…) ma comunque se ti senti più tranquillo, va bene così.
Dunque hai voglia di vivere la tua vita alla luce del sole, condividere le tue emozioni con chi ti sta vicino e hai paura di essere rifiutato. E’ questo che ti far star male giusto? ok. Vediamo un po’ cosa si può fare. Allora prima di tutto io non sono d’accordo con la tua professoressa, se ti ha detto che quello che mi dici. Magari lei non ti ha detto che la vita fa schifo e che bisogna tenersi tutto dentro fino a scoppiare. Spero tu abbia travisato le sue parole o calcato sul loro significato. Magari ti ha invitato ad agire con attenzione senza dare troppa fiducia all’istinto. Vivendo in un Paesino, come dici tu, bisogna “selezionare” le persone che si meritano una confidenza di tale portata. Certo però, se veramente ha previsto scenari così catastrofici (nessuno ti vorrà più bene, solo al mondo, deriso da tutti…) credo che questa insegnante abbia fatto bene a trasferirsi, perlomeno vedrà che la realtà sta cambiando. Magari insegnare in una città più grande le aprirà nuovi orizzonti e magari troverà anche una libreria che venda trattati di psicologia su come parlare ai propri alunni senza fare terrorismo psicologico… Nemmeno nella peggiore delle ipotesi potrebbe succedere una cosa del genere!!! e che cazzo! dove vivi? nel condominio di Umberto Bossi e Gianfranco Fini?!
Non è solo una questione di Paese piccolo o grande: dipende molto dalla personalità, dall’umanità, e permettimi, dall’intelligenza del singolo!! Il tuo migliore amico è sicuramente la persona più giusta con la quale iniziare a “sondare” il terreno. Capire effettivamente se è il tuo migliore amico, ovvero la persona che ti vuole bene a prescindere da quello che sei. Certo, magari all’inizio, potrebbe essere in imbarazzo. Normale! forse sarà la prima volta che affronterà un argomento del genere. Starà a te, alla tua sensibilità, a far capire tutto, spiegare come stanno veramente le cose, senza “traumatizzarlo”. Se le cose, una volta fatto il coming out, non dovessero andare bene, come invece credo fermamente, perlomeno avrai capito che non era il tuo migliore amico. Magra consolazione mi dirai. Si lo so, ma comunque qualunque sia la tua scelta dei rischi ci sono, e lo sai. Ma non così drammatici come prevedi tu. Ripeto sempre: ci aspettiamo che nessuno abbia mai nemmeno sospettato della nostra omosessualità, ed invece spesso, quando ci decidiamo a parlarne, ci viene detto che già lo avevano capito, che aspettavano solo che ci facessimo avanti…
Dai, piccolo agente segreto, coraggio! vedrai che le cose si sistemeranno prima (e meglio!) di quando tu pensi. Non ti demoralizzare, sappi che nel mondo ci sono milioni e milioni di ragazzi e ragazze che hanno provato, provano e proveranno quello che tu vivi in questo momento…è proprio il caso di dire che l’unione fa la forza!!!
in bocca al lupo.
Fabio

di Fabio Canino