Cultura: a Forte dei Marmi mostra di Mapplethorpe - mapplethorpe eye - Gay.it Archivio

Cultura: a Forte dei Marmi mostra di Mapplethorpe

Scultura (Grassi), fotografia (l’icona gay Mapplethorpe) e altro in nell’ambito del Festival dell’Arte “SensibilmenteEros”, per tutto il mese di agosto a Forte dei Marmi.

FORTE DEI MARMI (Lucca) – Si inaugura sabato 5 Agosto alle ore 22 nella Piazzetta Idone, in via Idone nel centro commerciale di Forte Dei Marmi, con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale, la rassegna “FORTE, forte Arte” a cura di Paolo Pratali. L’iniziativa sottotitolata “Le cattedrali erotiche” somma le sculture dell’italo-americano Andrea Grassi & gli slang virtuali di Robert Mapplethorpe. La mostra versiliese, inserita nell’ambito del Festival dell’Arte “sensibilmente EROS” che si tiene in questi giorni a Carrara, presenterà, nei giorni successivi alla vernice, alcuni interessanti ospiti come la stilista di moda Alessia Berruti, il performer Sergio Mazzanti, la modella orafa Eleonora Sabatini, il cantautore scrittore Claudio Gabelloni, l’enologo Klaus Johann Reimitz dell’Azienda Vinicola Montevertine di Radda in Chianti che accompagna con la degustazione dei loro preziosi vini le inaugurazioni della kermesse sensuale.
Andrea Grassi ritorna con una considerevole esposizione, presentando al pubblico versiliese una decina di opere tra sculture grandi, medie e piccole che raccontano l’immaginario erotico dell’artista che vive a Camaiore e che lavora a nella piccola Atene versiliese. Grassi è nato nel 1938 a Massa ed è stato allievo dello scultore meneghino Carlo Sergio Signori (già autore del monumento ai Fratelli Roselli e a Gaetano Bresci) frequentando poi, successivamente le Accademie di Carrara, di Milano e di Parigi. Dopo aver vissuto molti anni tra Los Angeles e New York decise di far ritorno in Italia e attualmente è Docente di scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Le sue interpretazioni creative contemplano l’uso di frammenti sensuali che si mostrano nelle forme più esplicite, od in quelle velate da una sorta di col trina nebbiosa dal gusto metaforico; comunque sia l’artista italo-americano riesce a stimolare la nostra curiosità indirizzandoci, attraverso gli slang intrinseci nei territori inaccessibili del suo mondo interiore.
Più famoso e universalmente conosciuto è il fotografo americano Robert Mapplethorpe, deceduto 17 anni fa per Aids. Il fotografo americano era nato nel 1946 e fu incoraggiato dal curatore della sezione grafica di stampa e fotografia Metropolitan Museum, John McKendry nel 1971. Sostenuto nei suo lavoro dal collezionista Sam Wagstaff, Mapplethorpe diventa presto l’enfant terrible della scena culturale di New York, pubblicando le sue immagini shock del mondo gay. Negli anni Ottanta le sue fotografie sono esposte, spesso censurate e persino ritirate con l’intervento della polizia, nei più grandi musei e gallerie d’arte di tutto il mondo. Cresciuto nella cultura pop newyorchese capeggiata da Andy Warhol, Mapplethorpe è oggi considerato tra i grandi della fotografia del XX secolo La sua immensa produzione lasciata in eredità alla Fondazione Robert Mapplethorpe comprende nudi, ritratti, erotica, fiori e nature morte, tutti fotografati con la medesima cristallina perfezione. Del fotografo americano saranno presentate due mostre: la prima sui ritratti femminili, la seconda a partire dal 12 Agosto sugli autoritratti e sui nudi maschili. All’interno dei negozi del Centro Commerciale di Piazzetta Idone si potranno osservare immagini censurate.
Sabato 12 agosto alle 22 sarà presentata la cartella di multipli grafici “Ce cul n’est pas un cul” costruita da Paolo Pratali (Art Director Akio Takemoto) che raccoglie le creatività di ben 27 artisti. La rassegna si concluderà il 31 agosto 2006. Per informazioni si può chiamare il numero 393.3564268 o scrivere alla email: ateliermostre@libero.it – L’iniziativa è organizzata da Ateliermostre, Carrara.