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DETRAZIONI PER INTERESSI PASSIVI

Ancora in tema di immobili facciamo chiarezza sulle detrazioni fiscali. Ecco cosa occorre per beneficiare di alcuni significativi vantaggi.

A livello internazionale gli scenari economici non presentano nessun nuovo dato rilevante, per cui vale la pena soffermarci brevemente sullo scenario nazionale.
A Piazza Affari da segnalare il felice debutto della matricola Terna.
La società del gruppo Enel ha segnato un buon rialzo sin dai primi scambi confermando poi il trend nei giorni successivi.
Il titolo è indubbiamente da giudicare in un’ottica di medio-lungo periodo, ma l’inizio scoppiettante infonde un certo ottimismo per l’avvenire.
A proposito di Enel, pure in questo caso registriamo un forte interesse da parte degli investitori, anche alla luce del possibile dividendo straordinario che il titolo della società elettrica potrebbe distribuire a breve (si parla di una cifra oscillante da 0,30 € a 0,36 € per azione), facendo seguito al collocamento proprio di Terna.
Nel restante panorama azionario segnaliamo scambi in terreno positivo per gli altri energetici, i bancari, e forti volumi su Pirelli e RCS ( nuovi assetti azionari e dirigenziali).

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LA LENTE DI INGRANDIMENTO
Ancora in tema di immobili facciamo chiarezza sulle detrazioni fiscali.
Per i mutui stipulati dal 1993 sono concesse detrazioni per l’acquisto dell’abitazione principale nella misura del 19%, da calcolare su un importo complessivo di spesa non superiore a 3615,20 €, con una conseguente detrazione che al limite può arrivare a 686,89 €.
La spesa massima che può essere detratta deve riferirsi a tutti gli intestatari o a più contratti di mutuo stipulati per l’acquisto.
Per beneficiare della detrazione del 19% occorre che:
– l’immobile divenga abitazione principale entro 1 anno dall’acquisto;
– che tale requisito rimanga inalterato per il periodo d’imposta per cui si chiede la detrazione (tranne alcuni casi specifici);
– che il mutuo stipulato sia finalizzato all’acquisto dell’immobile e relative pertinenze;
– che il mutuo sia garantito da ipoteca anche su altro immobile e con diverso proprietario;
– che il soggetto erogante il finanziamento sia residente in Italia o nell’Unione Europea, o abbia in Italia un’organizzazione stabile.
Le detrazioni spettano anche a coloro che acquistano solo la nuda proprietà.
Nel caso in cui vi siano più intestatari del mutuo, ciascuno potrà detrarre in proporzione alla propria quota.
Oltre agli interessi passivi è consentita anche la detrazione di alcune spese solo per l’anno in cui sono effettuate.
Tra queste ricordiamo gli onorari del notaio per il contratto di mutuo ipotecario, le spese di perizia, di istruttoria, l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca, eventuali penalità per l’estinzione anticipata del mutuo, le quote di rivalutazione derivanti dall’aumento dell’inflazione(per i mutui a tasso variabile), e le perdite sul cambio per i mutui in valuta estera (molto meno frequenti dopo l’avvento dell’euro).

di Sirio Belli