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DICHIARARSI, GIOVANISSIMO

“Ho 14 anni, mio padre è una persona importante, mia madre casalinga. Come faccio a dirglielo?” Risponde una mamma dell’Agedo: “Prima, accertati di essere abbastanza forte”

Ciao, sono un ragazzo di 14 anni e ho paura di confessare ai miei genitori la mia omosessualità… Mio padre lavora tutto il giorno ed è abbastanza importante nel lavoro e mia madre fa la casalinga. ho due sorelle una di 12 e una di 2 anni. Non so cosa fare. LEO AIUTAMI.

Caro, piccolo, disperato!
Immagino la tua confusione, il tuo non saperti districare fra il desiderio di dire ai tuoi cari chi sei e la paura di perderli: tu li vedi indaffarati, tuo padre, personaggio importante e realizzato nel suo lavoro e tua madre, anche lei, con tre figli, sempre al lavoro come casalinga, che non lascia tregua, che non lascia spazi di attenzione. Probabilmente nessuno di loro si è mai accorto che forse tu non sei proprio sereno, che non ti senti uguale agli altri compagni, che vorresti la loro attenzione. Non hai mai provato a buttare là qualche frase sull’omosessualità quando vedi qualche film che ne parla, non hai mai tentato di fare qualche apprezzamento? Hai scrutato la loro reazione? Sei ancora molto giovane e i tuoi potrebbero offrirti un aiuto esterno, come quello di uno psicologo. Cerca di assecondarli, di non avere reazioni violente, ma di essere forte.
E’ molto difficile poterti aiutare così, senza conoscere te, ma soprattutto i tuoi genitori. I percorsi possibili sono vari e devono essere individualizzati: innanzitutto, come ti senti tu rispetto al tuo essere omosessuale? Ti accetti? Pensi di potere affrontare la vita futura con questa identità che è molto diffusa certamente, ma che ancora dalla società in generale viene vista in malo modo? Ti senti abbastanza forte per affrontare la tua famiglia? Qual è il tuo rapporto con loro? Ti sei chiesto come potrebbero reagire in base al tipo di relazione che intercorre tra te e loro? Forse tu vorresti giustamente rendere partecipi i tuoi della tua diversità, per amore, perché pensi sia giusto che loro ti conoscano per chi sei, omosessuale, fuori dai modelli ordinari; temi però di perdere il loro affetto, il loro appoggio e magari anche la tua libertà. Piccolo disperato, non disperarti, arriveranno anche per te i giorni, purtroppo magari dopo un certo periodo di disagio, di incomprensioni, di battibecchi, in cui potrai essere te stesso, serenamente. Non sempre i genitori reagiscono male, ma la cosa è abbastanza frequente: devi avere quel briciolo di forza in più per superare questi momenti di disagio.
E a scuola lo sanno?
Studi e ti fai valere?
Ricordati che è molto importante per la famiglia, dopo la dichiarazione, vedere che tutto sommato tu sei sempre lo stesso figlio di prima, valido, positivo.
Anch’io sono mamma di una persona omosessuale ed insieme abbiamo sofferto per la stupidità nostra e della gente: ora, attraverso l’AGEDO (associazione di genitori ed amici di omosessuali) cerchiamo di aiutare coloro, genitori e figli, che si trovano a disagio: ebbene, prova a cercare su www.agedo.org e potrai probabilmente trovare la persona che si trova nella tua zona e che ti possa aiutare direttamente, parlare con te e con i tuoi cari.
So di non averti potuto aiutare molto, ma gli elementi che ho sono veramente pochi: posso solo pregarti di cercare di essere il più sereno possibile per affrontare con calma questi momenti e soprattutto studia, lascia da parte, almeno per il momento, tutto questo problema, per affrontarlo solo dopo la fine della scuola, se ce la fai naturalmente.
Spero di leggerti ancora al più presto.
Intanto ricevi un abbraccio da una mamma dell’AGEDO
Paola

di AGEDO