Son passati ben dieci anni dalla prima delibera che voleva istituire nel Comune di Pisa un registro per le unioni civili. Quel tentaivo fallì ma servì ad aprire un dibattito che portò un anno dopo all’approvazione
di una delibera che aveva per oggetto: “Fissazione dei criteri per l’istituzione di un elenco delle Unioni Civili”.
Per ricordare i dieci anni dall’emanazione della prima delibera Sonia Bernardini, all’epoca firmataria di quella proposta e oggi Assessore alle Pari Opportunità del Comune, ha organizzato un convegno per fare il punto della situazione sulle coppie di fatto.
Pisa è stato il primo Comune italiano ad avere un istituto che permettesse alle coppie dello stesso sesso di potersi registrare civilmente e da allora molte altre città hanno seguito quell’esempio anticipando di molto la legislazione nazionale. Le associazioni GLBT sperano che sia proprio questo governo a dare una svolta alle attese delle molte coppie di fatto. Un processo legislativo nazionale che parifichi queste coppie a quelle eterosessuali (il primo disegno di legge è del 1986) permetterebbe che il registro per le unioni civili da mero simbolo diventasse uno strumento utile per avere delle agevolazioni: dall’ l’ICI alla gradutaoria per le case popolari e così via. (DN)