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DIRITTI GAY, VIA DEL PRAGMATISMO

A Grosseto un incontro organizzato dai gay di centrodestra con Dario Rivolta, deputato di Forza Italia autore di una proposta legge sulle coppie di fatto.

GROSSETO – Alla presenza del sindaco della città di Grosseto, in aula consigliare più affollata di telecamere che di pubblico, si è svolto stamani l’incontro con l’onorevole Dario Rivolta di Forza Italia, autore della principale proposta di legge sulle unioni civili proveniente dal centrodestra. All’incontro, organizzato dall’associazione di omosessuali liberali e di centrodestra GayLib, hano preso parte anche il segretario politico dell’associazione Marco Juvenal, il presidente Enrico Oliari, e l’assessore del comune di Grosseto, nonché ex-senatrice autrice di una delle prime proposte di legge sulle coppie di fatto, Francesca Scopelliti.

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Dario Rivolta ha illustrato brevemente i contenuti della sua proposta di legge, sottolineandone soprattutto il forte carattere di pragmaticità: “Questa legge non riguarda solo le coppie omosessuali, anche se è chiaro che queste rappresentano la maggioranza dei casi di convivenze non tutelate. E soprattutto non parla di famiglia: trattiamo dei patti civili di solidarietà, che non sono da equiparare alla famiglia, perché in questa c’è necessariamente un vincolo affettivo, che in questi casi invece può anche non esserci. Non è infatti necessario che i contraenti dichiarino il motivo della loro convivenza”. Rivolta ha anche sottolineato come questo contratto, che si concretizza con la volontà di due persone, possa essere sciolto anche per volontà di un solo dei due, senza ricorrere ai tribunali.

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La proposta di legge presentata da Rivolta è stata cofirmata da una quarantina di deputati, tutti appartenenti all’area del centrodestra: “Ho deliberatamente scelto di chiedere solo ai colleghi di centrodestra di firmarla perché volevo verificare la profondità con cui veniva affrontato il problema, e perché volevo fosse messo in evidenza che la difesa delle libertà individuali è tipica delle formazioni politiche dell’area liberale. Io mi stupisco, e mi compiaccio, se un esponente che ha frequentato l’area marxista leninista si mobilita in difesa dei diritti personali, mentre trovo normale che lo faccia un liberale, un esponente del centrodestra”.

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Il desiderio di svincolare la difesa dei diritti omosessuali dalla appartenenza politica è stata sottolineata da tutti gli interventi, a partire da quello di apertura dei sindaco Antichi, per arrivare a quello dell0’ex-senatrice Francesca Scopelliti: “Quando nel ’94 presentai l amia proposta di legge sull’argomento, essa non trovò persone disposte a sostenerla come invece avviene ora per quella dell’onorevole Rivolta – ha detto – Condivido la scelta di lasciare fuori da questa proposta la possibilità di dare alle famiglie di fatto gay e non il diritto all’adozione, non perché creda che le coppie omosessuali non siano in grado di far crescere dei figli, anzi, tutte le ricerche confermano il contrario, ma perché credo che la società non sia ancora pronta”.

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Il presidente di GayLib Enrico Oliari, ha espresso la sua indignazione per l’associazione tra diritti gay e sinistra. “Inorridisco quando vedo ai Pride le bandiere del Che Guevara, che organizzò a Cuba i primi gulag per omosessuali, o le bandiere della Palestina, paese dove i giovani gay sono massacrati di botte dai loro stessi familiari. Questo significa svendere il proprio patrimonio culturale ai partiti politici”. Oliari ha anche sottolineato come, pur appoggiando e apprezzando la proposta Rivolta, GayLib si spinga oltre, fino a auspicare una piena parità di diritti con le persone eterosessuali, per il matrimonio, l’adozione e il resto.

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Infine l’onorevole Rivolta ha sottolineato come il nostro ordinamento contenga alcuni riferimenti alle coppie di fatto, pur non avendo mai previsto un loro riconoscimento esplicito: “La aberrante legge sulla procreazione assistita recentemente approvata – ha detto il deputato di Forza Italia – e sulla quale ho espresso voto contrario, riconosce anche a certe coppie di fatto il diritto a ricorrere all’inseminazione, ma non specifica come identificarle”.