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DIVE NELLO SPOT

Prendi una diva e mettila in uno spot. Sempre più le aziende pubblicitarie cercano testimonial d’eccellenza.

Gays are the girls’ best friends
La divina Marilyn Monroe ci ricordava in una storica canzone come i diamanti fossero i migliori amici delle donne. Ma adesso il mondo è cambiato: sarà l’inflazione che fa crescere le spese, sarà che sono in pochi a potersi permettere di regalare collane di diamanti, sarà il male di vivere e l’angoscia del frenetico mondo moderno ma oggi la canzone della ‘bionda per eccellenza’ sembra piuttosto inattuale e superata.
Nel 2006 le signore, per lo meno quelle americane, sono sicure nel sostituire i diamanti con un amico gay. Questo è quanto emerge da ricerche di mercato svolte negli Stati Uniti da Unilever -multinazionale che commercializza beni di largo consumo- secondo cui i migliori e più fidati amici delle donne sono i gay. E non da un’amica, ma solo da un amico gay sarebbero disposte ad accettare un consiglio sulla cura dei capelli. Forse tra amiche si teme la competizione e l’invidia o forse si crede nel pubblicizzatissimo buon gusto dei gay ma le casalinghe disperate americane preferiscono i suggerimenti di un omosessuale. Proprio in virtù di queste indagini la Unilever ha deciso di pianificare una particolare campagna pubblicitaria, in cui ha investito 200 milioni di dollari secondo il Wall Street Journal, per lanciare sul mercato nordamericano il brand Sunsilk, linea per la cura dei capelli. La campagna pubblicitaria che hanno deciso di mettere a punto sembra ricalcare, anche se rivolta alle donne e non agli uomini, A queer eye for a straight guy o gli italiani Fantastici 5. Tre attori dovranno interpretare il ruolo di “Hairapy Guys”. Questi ragazzi esperti nella cura dei capelli terranno rubriche ad hoc all’interno di programmi televisivi, sulle riviste patinate come Cosmopolitan e parteciperanno ad eventi per promuovere e far provare i prodotti Sunsilk. Con questa strategia la Unilever cerca di sfidare il marchio più importante nel settore hair-care, Pantene.
Piccole fashion victims crescono
Molte case di moda, ormai, hanno deciso di investire in un settore molto redditizio, le linee baby. Genitori maniaci della moda sono pronti a spendere ingenti somme per far apparire il loro pargolo come se fosse appena uscito da una sfilata di Pitti Immagine Bimbo.

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Stavolta si va oltre, ecco pronta la linea per bambini fino a due anni della già esistente Richmond jr. La collezione prevede abitini e scarpine in bianco, rosa e azzurro con stampata la scritta Rich Kids / 50% Rock 50% Roll / 100% Richmond Rocker. Presentata alla fiera Bread & Butter di Berlino nei giorni scorsi, la linea sarà commercializzata dalla prossima primavera/estate.
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Tutti testimonial!
Ma il 2007, fortunatamente, non ci porterà solo abitini firmati per bebè! Il caliente

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Antonio Banderas sarà il volto della nuova collezione di Police, marchio di occhiali da sole e da vista del gruppo De Rigo Vision, azienda in fortissima crescita specialmente dopo le recenti acquisizioni di marchi come Chopard, Ermenegildo Zegna (per cui adesso disegna anche Tom Ford), Escada, Jean Paul Gaultier.
Ma come per la politica, anche tra i testimonial pubblicitari, abbiamo i “Clemente Mastella” della situazione, quelli che passano da uno schieramento all’altro con la semplicità di uno schiocco di dita. È questo il caso di Christina Aguilera che ha recentemente abbandonato la Coca-Cola per diventare volto immagine della bevanda diretta concorrente, la Pepsi.

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La Pepsi, seguendo l’esempio della Pirelli, che alcuni mesi fa aveva diffuso in rete uno spot-cortometraggio con Naomi Campbell e John Malkovich, ha deciso di investire nella pubblicità on line con uno spot in cui compare proprio la Aguilera. Al sito www.downloadchristina.com si può trovare lo spot e altro materiale pubblicitario tutto all’insegna dell’immagine di Christina. La Pepsi non è nuova a scegliere star come testimonial d’eccezione, già lo aveva fatto con Shakira, Janet Jackson, Jennifer Lopez e Robbie Williams.

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Poco sopra abbiamo accennato anche a Naomi che aveva prestato il suo volto al cortometraggio della Pirelli. È notizia di questi giorni che la celebre top model ha annunciato azioni legali contro il Corriere della Sera e contro i tabloid inglesi The Sun e Daily Star. Ma quale sarebbe la loro colpa? Avrebbero pubblicato articoli tacciati come falsi dalla modella, su un presunto incidente avvenuto a bordo di uno yacht a Viareggio. Di più non possiamo dire, dobbiamo essere molto ermetici… Anche perché la Campbell ha diffidato dal pubblicare articoli relativi all’episodio. Non vorremmo certo trovarci nei guai con la Venere nera!

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Chi forse spera di far diventare il figlio un testimonial pubblicitario è invece Gwen Stefani che porta in giro il piccolo in un marsupio Gucci da 790 dollari (a meno che non sia una imitazione!).
Altra testimonial, altra storia. Molti pensavano che le foto di Kate Moss che sniffava coca avrebbero anticipato la fine della sua carriera e avrebbero rovinato il suo conto in banca. Per un gusto perverso del pubblico mondiale, Kate è invece diventata molto più appetibile per i pubblicitari. Prima dello scandalo incassava 7 milioni di dollari all’anno, quest’anno ha invece già avuto entrate per 18 milioni di dollari e ha nuovi contratti con Burberry, Calvin Klein, Rimmel, Nikon, Cavalli e Virgin Mobile.

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Ma quando meno te lo aspetti ecco che riappare Lei. Madonna in giro per il mondo col suo Confessions toursarà protagonista negli Stati Uniti della campagna pubblicitaria della H&M, multinazionale dell’abbigliamento a basso costo presente anche in alcune città italiane. Come al solito la queen of pop appare favolosa grazie anche a qualche ritocchino con Photoshop. Ma non fa niente… basti pensare che in Italia, per esempio, testimonials della Sasch sono le varie Miss Italia… e poi non ci lamentiamo se uno diventa filoamericano!
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di Gianni Nencini