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E anche l’Ungheria legalizza le unioni gay

Ci sono volute due votazioni, ma alla fine il parlamento a maggioranza socialista ha modificato il codice civile del 1959 introducendo la legalizzazione delle convivenze omosessuali.

Con i voti della maggioranza socialista, il Parlamento ungherese ha approvato una riforma del Codice Civile che modifica in maniera radicale quello in vigore dal 1959. Tra le tante novità, anche la legalizzazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. La legge è dovuta passare al vaglio del Parlamento per due volte perché dopo la prima approvazione il testo si era arenato per il veto del presidente della Repubblica che si era rifiutato di firmarlo.
Proprio come accade in Italia, dopo il secondo voto parlamentare, il presidente non si è più potuto rifiutare ed ha dovuto promulgare la legge anche se il testo era rimasto invariato.

Il nuovo codice oltre a legalizzare le convivenze, cosa che con consentirà anche l’adozione e legalizza il matrimonio fra cugini. Il testo composto da 1.200 paragrafi cambia anche le regole su eredità, diritti d’autore, aborto, difesa della natura. "Abbiamo aggiornato la legge più importante della convivenza civile alle condizioni di nostri tempi", ha detto il ministro della giustizia. Il codice entrerà in vigore per gradi a partire dal primo maggio. L’opposizione conservatrice Fidesz vuole ricorrere alla Corte costituzionale, perché in totale contrasto con le nuove norme. Il rinnovamento del Codice rappresenta l’ultimo importante atto legislativo della maggioranza in carica dato che ad aprile si tornerà alle urne.