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Egitto: interrogazione di Titti De Simone

La deputata lesbica del Prc con il compagno di partito Ramon Mantovan hanno presentato un’interrogazione al Ministro degli Esteri in merito al processo a 52 egiziani accusati di omosessualità.

Titti De Simone e Ramon Mantovani, deputati del PRC hanno presentato martedì un’interrogazione al Ministro degli esteri, sul caso del processo ai 52 egiziani accusati di omosessualità, per sapere «quali iniziative intende intraprendere il governo italiano nei confronti del governo egiziano al fine di promuovere una iniziativa politico-diplomatica, in raccordo ad altri paesi europei, contro le palesi violazioni dei diritti civili ed umani a cui sono sottoposti i 51 cittadini egiziani, attualmente processati per la loro presunta omosessualità».

52 cittadini egiziani stanno subendo da diversi mesi un vero e proprio processo politico, in quanto accusati di avere partecipato ad una festa gay sulle sponde del fiume Nilo. La vicenda ha sollevato la mobilitazione di numerose organizzazioni per i diritti umani, di associazioni gay e lesbiche di tutto il mondo, e la preoccupazione di esponenti di spicco del parlamento europeo, all’indirizzo del ministero degli esteri del governo egiziano.

Anche in Italia, il movimento glbt si è mobilitato attraverso una petizione (che può essere sottoscritta anche su Gay.it) che chiede al governo italiano di intervenire presso il governo egiziano, contro le palesi violazioni dei diritti civili ed umani a cui sono sottoposti i cittadini egiziani attualmente processati per la loro presunta omosessualità.

Nel testo dell’interrogazione, i due parlamentari comunisti ricordano che «alla ripresa del processo, nella metà di settembre, gli imputati sono stati fatti attendere per sei ore sotto il sole chiusi dentro i cellulari della polizia, di fronte alla Corte e poi, con i volti coperti da fazzoletti bianchi, sono stati stipati in una gabbia di 2 metri per 4 del tribunale del Cairo», e che «dieci dei 51 imputati sono sotto processo in assenza di un avvocato difensore».