Eccolo, l’Eros de noantri. E’ sexy, non c’è che dire. Un po’ buzzicone per quelli col palato raffinato (che preferiscono Nek), da morirci dietro per quelli che hanno gusti più ‘sanguigni’.
L’aria da borgataro romano non gliela leva infatti nessuno, all’Eros nazionale: le voci maligne di Roma ne dicevano tante sul suo conto, quando aveva il bel faccino dei ragazzi alla Pasolini. Ora che la maturità gli dona fascino meno acerbo (ma l’aria da ragazzo un po’ vissuto c’è sempre), le voci tacciono. Si sono arrese? Che sia stato o no una specie di ragazzo di vita, adesso è forse il cantante italiano che ha più successo nel mondo. E certe malelingue dovrebbero smetterla di pensare che le due cose siano collegate, e che con quella voce da anatra strozzata non avrebbe mai potuto avere il successo di un Morandi o di un Celentano, che di ugola ne hanno da vendere…
E invece, eccolo qua, il ragazzotto Ramazzotti, con un nuovo disco, "Stilelibero", una collaborazione con Cher da mettere nel curriculum insieme a quella con Tina Turner, la fissazione del calcio ("Sono il Totti della musica") e una paccata di miliardi. Le sue canzoni piacciono a molti, ed è inutile tirar fuori la solita solfa: lui di politica non ne vuol sapere, di temi sociali nemmeno. Canta l’amore. Etero.
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di Demetrio Fury