ESISTE L'AMORE IDEALE? - leo26 12 - Gay.it Archivio

ESISTE L’AMORE IDEALE?

Sconvolto dalla visione di “Quasi niente”, un lettore scrive: “Passerò la vita a cercare un rapporto a due totalizzante, che non ha bisogno di niente”. L’esperto: “Molto bene, comincia da adesso”.

Caro Leo,
la mia domanda in realtà è più una richiesta di un parere che non l’esigenza di una risposta. Sono un venticinquenne romano con un ottimo lavoro, una bella casa, una coinquilina da Friends, un container di amici etero e gay, un ambiente di lavoro senza veli, una bella presenza e un ragazzo da un anno e mezzo… fin qui sembrerebbe la vita ideale ma come al solito c’è la pecca.
Siamo andati a vedere “Quasi Niente” ed è stata l’esperienza più scioccante dei miei ultimi tre anni, sono uscito dal cinema completamente stordito e non per il film in sé, certamente degno di nota, ma, soprattutto per aver capito cosa voglio di più nella mia vita; voglio dire, esiste l’amore che inizia e finisce in due? senza impalcature esterne, quell’amore che richiede solo due persone e niente più, totalizzante? A volte ho la sensazione (corroborata dal razionalismo di chi mi circonda) che sia un amore ideale che non esiste… beh se fosse così vuol dire che passerò la mia vita a cercarlo o ad inseguirlo e il bello è che tutto ciò non mi spaventa assolutamente… intorno a me sgranano gli occhi e mi guardano come se fossi un pazzo invasato, il mio ragazzo in primis, io invece procedo per la mia strada alla ricerca… Cosa ne pensi?
Grazie per lo sfogo!!
Francesco

Caro Francesco,
mentre mi appresto a darti il parere che ti preme così tanto avere, resto notevolmente colpito dallo sforzo con cui chiedi qualcosa di più a te stesso e alla tua vita e mi congratulo per la grande sensibilità che hai nel lasciarti afferrare dalla trama di un film e farne poi motivo di riflessione. Rimanere storditi come nel tuo caso non è un avvenimento di poco conto: denota la capacità di accogliere un elemento nuovo della realtà circostante e incastonarlo fra le pieghe di un’esistenza come la tua caratterizzata da tutto ciò che la maggior parte della gente desidera per se stessa e per i propri cari. Tu non ti fermi a vivere con quello che hai ma desideri “qualcosa” in più, quel qualcosa in cui solo un esiguo numero di esseri umani è disposto a credere.
Non vorrei sembrarti un Matusalemme se ti assicuro che i ritmi frenetici della vita odierna ci costringono a correre affannosamente privandoci della possibilità di stordirci per qualcosa, di entusiasmarci per qualcos’altro, di sognare e di credere che nella nostra esistenza c’è anche spazio per degli ideali verso cui tendere.
Caro Francesco, personalmente non possiedo una sfera di cristallo per sbirciare dentro e scovare l’amore di cui mi parli in qualche angolo remoto del globo terrestre. Se questo tipo d’amore esiste lo sarà certamente nel vissuto e nelle esperienze di tutti coloro che lo fanno esistere perché credono in esso e fanno di tutto per farlo esistere.
Penso che tu abbia ogni diritto di rincorrere ciò che desideri senza pensare a quello che ti dicono gli altri i quali probabilmente staranno inseguendo qualcos’altro… senza accorgersene…
Tu invece te ne sei accorto e hai cominciato a percorrere la tua strada lungo la quale hai molto da cercare e tanto da costruire soprattutto con la persona che ami.
Suppongo che la specie d’amore che cerchi diventerà più un frutto di dialogo, di comprensione e di condivisione con chi ami che non un dardo scoccato da Cupido.
Ed è proprio qui la sfida: coinvolgere chi ti sta più a cuore e muovere con lui dei piccoli passi, giorno dopo giorno verso la meta.
Probabilmente la realtà non sarà mai simile all’ideale così a lungo accarezzato, ma quello che importa è muoversi nella direzione desiderata, fiducioso che i tuoi sentimenti diventeranno la tua bussola, cioè quello strumento che ti permetterà di non perderti nello sconfinato spazio del razionalismo di chi ti circonda.

di Luca Pietrantoni